L’accettazione questa sconosciuta. L’accettazione questa maledetta.
ACCETTAZIONE è sinonimo di TOLLERANZA DELLA FRUSTRAZIONE ovvero accettazione del fatto che non possiamo soddisfare tutti i nostri bisogni e scopi.
La tolleranza della frustrazione è una delle capacità più importanti da sviluppare in un percorso di crescita personale e maturazione.
Quando SCEGLIAMO dobbiamo ACCETTARE la RINUNCIA. Ogni scelta è imperfetta, ogni scelta ha un prezzo da pagare. Abbastanza scontato e facile da capire dal punto di vista razionale, lo scoglio più duro che incontriamo quando dobbiamo confrontarci emotivamente con le conseguenze della scelta. Quali emozioni provo facendo quella scelta? Con quali reazioni degli altri mi trovo a confrontarmi facendo quella scelta? Cosa vorrei fare? Cosa dovrei fare? Cosa posso fare effettivamente?
Scegliere ci richiede di risolvere un conflitto o meglio di dare valore ad una parte del conflitto ovvero di decidere di SODDISFARE un bisogno e contemporaneamente, implicitamente, di decidere di LASCIARSI ALLE SPALLE altri bisogni, RIMANDARE o addirittura RINUNCIARE alla loro gratificazione. Banale quanto fondamentale. Se adesso stai leggendo non stai facendo un’altra cosa. E lo stai scegliendo tu. Se stasera esci con la fidanzata non resti a casa a vedere la partita. Anche se potresti vedere la partita insieme alla fidanzata e pure agli amici. Ma se vedi la partita non vedi il film o magari scegli di vederlo dopo. Ecco è chiaro che a volte sono possibili dei fantastici compromessi, ma una dimensione di rinuncia e insoddisfazione esiste sempre, anche fosse una rinuncia parziale o una rimandare il tempo della soddisfazione. Ad esempio, stasera ho fatto tardi soddisfacendo una marea di miei bisogni e desideri (partita, film, fidanzata, amici), ma ho rinunciato al riposo. Certo potrò dormire di più domattina… Ma a cosa dovrò rinunciare impiegando quel tempo per dormire? Se scegli, rinunci. Questo è. Questa è accettazione.
IMPARARE AD ACCETTARE LA FRUSTRAZIONE DEL MONDO NON PERFETTO È LA VIA DELLA SERENITÀ.
Tu mi dirai: esistono frustrazioni e frustrazioni, bisogni importanti e meno importanti. Bisogni irrinunciabili!? Certo… A cui dobbiamo imparare a rinunciare!!! Il succo rimane lo stesso: non puoi avere tutto né subito e la frustrazione ovvero l’insoddisfazione di qualche scopo è inevitabile dalla nostra vita. O no?
Se la frustrazione è dietro l’angolo, se la rinuncia è inevitabile, l’accettazione diventa necessaria! È così… È andata così… Andrà così…
Accettare allora è sinonimo di ‘ACCOGLIERE’ la realtà che è, la realtà che ci si presenta e ‘LASCIARE ANDARE’ ciò che vorremmo che fosse, ciò che dovrebbe essere… Imparare, dunque, a dire “è andata così!”, a sentirlo profondamente dentro di noi, a lasciar essere quello che è, ad interiorizzare la capacità di stare in una realtà non perfettamente corrispondente ai nostri bisogni, desideri e aspettative, a vivere in una realtà in cui sappiamo INTEGRARE la nostra soddisfazione con la nostra frustrazione…
Maledetta accettazione

La perfezione non esiste, esiste solo l’ottimizzazione…
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Ottimizzazione ed eccellenza sono traguardi su cui si può lavorare. La perfezione no. Grazie del suo commento David
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