La ‘voce critica interiore’ è una realtà psicologica. Esiste nella nostra mente e ci dà indicazioni perentorie su come ‘dovremmo’ essere, pensare e agire. Come ‘dobbiamo’ essere…
A causa dell’educazione ricevuta, siamo abituati da una vita a CERCARE DI ACCONTENTARLA, di seguire le sue indicazioni. A volte questo è utile perché l’autocritica ci aiuta a migliorare, a crescere, a risolvere problemi e raggiungere obiettivi. Ma molto spesso, purtroppo, la guida del ‘critico interiore’ diventa fonte di critica eccessiva, richieste spropositate, colpevolizzazione, svalutazione, attacco continuo e inflessibile al nostro modo di comportarci. I nostri ‘tentativi’ di seguire i suoi dettami risultano sempre insoddisfacenti rispetto alle sue ‘pretese impossibili’. Anche quando crediamo di esserci comportati ‘a dovere’, o siamo illusi o, pure fosse così, dura poco.
Il ‘giudice interiore’ è diventato il nostro persecutore che non si accontenta mai…
L’autocritica è così severa e spietata che finiamo per sentirci sempre ‘in difetto’…
Tutto ciò ci procura un’enormità di stress e sofferenza emotiva. In questi casi, piuttosto che ‘continuare a provare’ a seguire i suoi imperativi categorici, è utile IMPARARE AD IGNORARLI. Per iniziare a farsi guidare dai propri valori consapevolmente ‘scelti’ e ‘non imposti’ dalla storia che ci portiamo dentro.
Questa sostanzialmente è la traccia di un percorso di consapevolezza di sé, di emancipazione da vecchie, rigide e ormai disfunzionali, regole interne di comportamento, verso lo sviluppo di un modo di pensare, sentire e agire nuovo e più in linea con la persona che siamo oggi, oltre la nostra storia.
La voce critica interiore
