Preferisci tentare di esaudire un tuo desiderio e rischiare le conseguenze temute di questa soddisfazione? O preferisci lasciare stare il tuo desiderio evitandoti in questo modo rischi terribili?
Qualcuno direbbe, forse molti: “evviva sempre il desiderio!”. E io sono d’accordo con te. In linea di principio. Al tempo stesso, fai sempre attenzione a distinguere i buoni propositi e le dichiarazioni tipo aforisma da social (“il desiderio prima di ogni cosa”) e la realtà concreta che ti ritrovi a vivere o a poter vivere.
Qualcun altro direbbe: “dipende dal contesto, dalla situazione, dal tipo di desiderio e di paura”. E come non essere d’accordo anche con questo. Un conto è il desiderio di una bomba al cioccolato e il rischio delle maniglie dell’amore, un altro conto è il desiderio di approcciare quella ragazza e il rischio di una cocente delusione, altro ancora è il senso di colpa che credi di provare se realizzi il tuo desiderio di lasciare la casa dei genitori proprio ora che mamma è sola.
Di solito, i desideri sono abbastanza chiari alla nostra consapevolezza mentre gli scenari che vogliamo evitare sono un po’ più nebulosi e riguardano la paura di essere giudicati, esclusi e rifiutati; la paura di essere lasciati soli; la paura di tradire la fiducia di qualcuno e deluderlo; la paura di brutte figure; la paura di sentirsi in colpa; la paura di far male a persone a cui si vuole bene; la paura di perdere il controllo; ecc. Potrai trovare certamente anche tu altri esempi per te significativi.
La scelta è semplice: o cerchi di soddisfare il tuo desiderio e accetti il rischio delle conseguenze che temi e che vivi come intollerabili oppure per evitare questo rischio, che anticipi nella tua mente come troppo doloroso e insostenibile, rinunci a tentare di soddisfare il tuo desiderio.
Semplice, ma quasi mai facile. Tra le maglie di questo conflitto tra ciò che vuoi e ciò che non vuoi si gioca molta parte della tua sofferenza e del tuo benessere e quindi anche una buona parte della cura.
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