5 modi per lavorare sui tuoi pensieri sofferenti

Ho pochi amici. Ho pochi soldi. Sono impreparato e mi bocceranno. Sto lavorando male e rischio di essere spostato di ufficio per punizione. Sto invecchiando. Credo che il mio partner non mi ami più. I miei figli non mi ascoltano. Il viaggio per andare a lavoro mi porta via veramente tanto tempo. La casa ha bisogno di qualche lavoro di ristrutturazione. Devo rifarmi il guardaroba. La mia vista è peggiorata notevolmente. Quella tizia che mi piace tanto mi ha rifiutato.
Questi sono solo alcuni di infiniti esempi possibili (pensa ai tuoi) di pensieri che descrivono situazioni e che si accompagnano a stati d’animo e comportamenti. Ho volutamente presentato esempi negativi o fonte di sofferenza perché sono quelli che incontro in terapia e rispetto ai quali cerco di aiutare le persone. Come? Tanti modi possibili. Ne presento 5.
Mentre leggi le varie modalità che ti presento per lavorarci, pensa ad ognuno o a qualcuno degli esempi che ti ho fatto che senti più tuo o a qualche altro caso che ti riguarda.
1. Valuta se e quanto il pensiero sia vero, realistico oppure distorto, non corrispondente alla realtà o comunque non l’unica possibile lettura e interpretazione della situazione… Ad esempio, è proprio vero che sto lavorando male e mi puniranno?
2. Valuta quanto ci rimugini sopra quel pensiero. Quanto tempo ed energia mentale sprechi a pensarci e ripensarci piuttosto che riflettere in modo utile per affrontare la situazione e agire in modo realmente efficace… A cosa mi serve pensare che mi bocceranno? Cosa mi porta a fare di utile?
3. Valuta la situazione e affronta il problema nel caso in cui quel pensiero fosse un’adeguata descrizione della realtà. Considera lo scarto tra ciò che è e ciò che vorresti, identifica i tuoi bisogni e impegnati ad agire per cercare di soddisfarli… Se ho pochi amici, cosa vorrei invece? Cosa posso fare di concreto per soddisfare il mio bisogno/desiderio di più amici?
4. Valuta le implicazioni e le conclusioni che trai da quei pensieri iniziali. Se pure la tizia ti ha rifiutato, questo cosa significa per te?
5. Valuta l’accettazione. Quando le cose non si possono cambiare, abbiamo sempre la possibilità di imparare ad accettare e dirigere la nostra attenzione ed energia verso nuovi scopi da realizzare… Ok, il tuo partner non ti ama più! Cosa puoi fare? Cosa devi accettare? Come puoi andare avanti?
In ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line, trovi altri esempi ed altre strategie per lavorare coi propri pensieri…

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