È così…

Chi più chi meno ciascuno di noi ha rimpianti e rimorsi. Più o meno importanti per l’impatto che hanno avuto sulla nostra vita. Se avessi fatto… Se non avessi fatto…
Soprattutto quando viviamo situazioni dolorose, è facile guardare ciò che abbiamo sbagliato, ciò che avremmo potuto fare e avremmo dovuto fare, ciò che sarebbe stato meglio non fare. È facile a questo punto entrare nel senso di colpa e di autosvalutazione (per gli errori che sentiamo di aver commesso) e/o anche nella rabbia verso chi riteniamo responsabile della nostra situazione dolorosa. Può essere una buona soluzione se dura poco e ci aiuta ad affrontare al meglio la situazione. Purtroppo spesso restiamo impantanati invece in ruminazioni depressive o rabbiose in cui l’attacco a sé o l’attacco all’altro nei nostri pensieri ripetitivi non ci permette di agire efficacemente per superare la situazione: elaborare i sentimenti dolorosi, cambiare il cambiabile, accettare l’impotenza e andare avanti.
Di fronte a rimorsi e rimpianti, è utile comprendere cosa effettivamente abbiamo perso per le scelte sbagliate che abbiamo fatto, ma così facendo rischiamo anche di dimenticare o non comprendere che quando abbiamo fatto certe scelte, quelle scelte rispondevano a certi nostri bisogni.
Allora, di fronte a rimorsi e rimpianti, soprattutto quando abbiamo perduto persone e relazioni, opportunità e treni importanti, è utile cominciare a guardare ciò che abbiamo fatto e cosa abbiamo ottenuto, imparando ad essere grati ed avere compassione per il nostro dolore.
Vuoto e pieno sono due esperienze che si presentano sempre nella vita e dobbiamo imparare a riconoscerli per accettarli.
Rimorsi, rimpianti, errori e colpevolizzazione di sé e degli altri rappresentano il vuoto. Bisogni soddisfatti, valori seguiti, senso delle scelte, gratitudine e compassione rappresentano il pieno. Dobbiamo continuare a cercare ciò che desideriamo ed è importante per noi e dobbiamo imparare anche ad accettare ciò che non possiamo cambiare né possiamo raggiungere. È così… Anche Alice lo dice, in ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line.

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