Il ‘bambino ferito’ è un’immagine per rappresentare il modo in cui un dolore antico si manifesta ancora oggi nella nostra vita quotidiana.
Il bambino ferito si manifesta nella ripetizione di comportamenti disfunzionali. In abitudini dannose che non riusciamo a modificare. In azioni negative che non riusciamo ad abbandonare. In impulsi che continuano a dirigere il nostro comportamento.
Il bambino ferito ritorna oggi anche nei nostri pensieri negativi e distorti. Quando crediamo continuamente di essere incapaci, inadeguati, colpevoli, indegni, non amabili, privi di valore e così via, oltre ogni ragionevole valutazione delle cose. Quando siamo guidati da visioni pessimistiche del mondo, quando crediamo che gli altri ce l’abbiano con noi, quando perdiamo ogni fiducia negli altri e ogni speranza nel futuro e così via, senza ogni altra considerazione sulla realtà. E ritorna anche nel modo ripetitivo e disfunzionale di usare il nostro pensiero: rimuginando sul futuro e ruminando sul passato, nonostante la realtà al presente ci faccia capire che pensare ripetutamente sulle stesse cose non è un modo utile di affrontare i problemi attuali.
Il bambino ferito è presente nelle nostre emozioni dolorose: quando siamo tristi e angosciati, oltre ogni motivo apparente; quando siamo arrabbiati e non riusciamo a trovare nessun modo per contenere o esprimere utilmente o lasciar andare la nostra rabbia; quando siamo costantemente spaventati, ansiosi, preoccupati e nulla riesce a tranquilizzarci; quando siamo invasi da sentimenti di vergogna e di colpa che colorano ogni momento della nostra quotidianità; quando ci sentiamo vuoti, aridi, spenti, senza motivazioni e vitalità.
Per curare quella ferita, oggi possiamo usare un’altra immagine: ‘prendere quel bambino per mano per prendercene cura’, per prendersi cura del proprio dolore antico a partire da una posizione adulta in cui ora si riesce a vedere ciò che allora non si poteva vedere; a considerare la situazione attuale in modo più sensato; a dare significati più realistici e utili alle cose che allora sembravano poter avere un unico significato doloroso.
Ciascuno di noi può compiere questa operazione di cura della ferita. Ciascuno di noi compie il proprio percorso in modo unico, come unico è stato il nostro itinerario doloroso che ancora oggi continua a rinnovarsi nel nostro calvario quotidiano.
La cura del nostro calvario quotidiano
