Se ti guardi intorno o magari allo specchio, potrai notare che ogni persona si racconta, in modo più o meno consapevole, qualcosa di tipico che la riguarda. In genere suona così: l’unico… In un mondo di…
L’unico sfigato in un mondo di fortunati…
L’unico giusto in un mondo di ingiusti…
L’unico corretto in un mondo di immorali…
L’unico intelligente in un mondo di stupidi…
L’unico affidabile in un mondo di traditori…
L’unico forte in un mondo di deboli…
L’unico debole in un mondo di forti…
L’unica vittima in un mondo di furbi…
L’unico impeccabile in un mondo di imperfetti…
L’unico sensibile in un mondo di menefreghisti…
L’unico onesto in un mondo di ladri…
Come suona per te?
Cosa sei abituato a raccontarti?
Guardando i tuoi comportamenti e alcune situazioni tipiche che vivi, potresti dire: sono l’unico… In un mondo di…
Conosci qualcuno che si racconta un altro tipo di storia?
Questa narrazione di sé nel mondo e con gli altri ha alcune caratteristiche tipiche.
Origina nella propria storia di vita.
È una storia che la persona ha cominciato a raccontarsi per dare senso a ciò che le è accaduto.
È un modo che la persona ha trovato per far fronte al senso di vulnerabilità e all’angoscia personali.
Può essere un modo rigido di pensare e agire che, se un tempo ha avuto un senso, un valore e una funzione, oggi rischia di essere un modo disfunzionale per affrontare la vita, gli altri, i problemi e le frustrazioni.
Può essere il punto di partenza della cura di sé: cominciare a conoscere in modo approfondito questo modo di raccontare se stessi nel mondo aiuta a legittimare il proprio dolore e a trovare modi più sani e utili per affrontarlo e vivere una vita in direzione di obiettivi e valori per sé significativi.
Prova a indovinare la storia che si racconta ‘Alice nel paese delle miserie’, nel mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line…
L’unico sfigato in un mondo di fortunati
