Quando qualcuno ti dice “all’anima però come ti incazzi presto!”… Potrebbe essere un tuo amico o il tuo partner. Il tuo capo o un tuo collaboratore. Ma anche tuo figlio o un tuo genitore. E mettiamoci anche il fruttivendolo. Tu puoi rispondere, con calma e gentilezza questa volta, “io mi incazzo quando…
Mi sento non considerato
Mi sento non ascoltato
Mi sento incompreso
Mi sento ignorato
Mi sento giudicato con ferocia
Mi sento criticato ingiustamente
Mi sento ostacolato
Mi sento colpevolizzato
Mi sento manipolato
Mi sento ingannato
Mi sento escluso
Mi sento…”
L’altro potrebbe sentirsi criticato per queste tue parole. Ma questa magari non è la tua intenzione. Tu hai espresso solamente come ti senti e perché, in relazione ad un suo comportamento e al tuo modo di interpretarlo e viverlo. Hai espresso la legittimità del tuo sentire. Ti sei dato il permesso di arrabbiarti, magari di esprimere la tua rabbia, meglio se in modo rispettoso dell’altro, ovviamente, ma anche e certamente chiaro, diretto.
La prossima volta che capita, quindi, cerca di capire meglio cosa ha innescato la tua reazione. E anche come tu puoi avere innescato la reazione dell’altro.
Miserie e meraviglie sono nell’aria, per tutti. Basta saperle cogliere. Per governare le prime e potenziare le seconde. Lo dice anche ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line.
Quando ti arrabbi facile!
