Ricordati che quando stai male psicologicamente c’è qualcosa che non va nella tua vita, nelle tue scelte, nelle tue relazioni, nei tuoi progetti.
Ricordati che quando arrivano i sintomi psicologici ti stanno richiamando all’ordine, suona l’allarme: pericolo! E tu devi trovare qual è la minaccia e dove sta il pericolo.
Ricordati che ansia, depressione, attacchi di panico, ossessioni, dipendenze e altri malesseri emotivi si chiamano così perché sono ‘portatori malati di emozioni sane’, ma non chiaramente consapevoli, non riconosciute o non espresse o non comprese o non digerite. Paura. Tristezza. Rabbia. Vulnerabilità. Vergogna. Sensi di colpa. E altro ancora…
Ricordati che la cura è l’elaborazione delle emozioni: stanarle nascoste nei sintomi, dare loro un nome, dare loro un senso, collocarle nei fatti accaduti, comprendere i bisogni frustrati che si portano appresso, capire i nessi spesso potenti tra ciò che accade oggi, nella vita della persona e ciò che accadde allora, quando era bambino e cominciò a scolpirsi la ferita, d’amore non ottenuto e di valore non riconosciuto.
Ricordati che se non ce la fai da solo, puoi chiedere aiuto: puoi imparare a superare la paura di essere fragile e puoi smettere di raccontarti che devi farcela da solo e puoi anche non credere più all’idea che avere un problema e chiedere aiuto sia da deboli. Anzi, ricordati, se proprio ti piace sentirti forte, che riconoscere la propria debolezza è il primo atto di forza.
Ricordati, per concludere, che puoi iniziare a leggere ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line e dove puoi trovare approfondimenti e guide pratiche nella cura di te.
Portatori malati di emozioni sane
