Non basta il pensiero

Nella diversità di strategie che si possono seguire e che dipendono dalla situazione specifica, dalle caratteristiche del paziente come persona e anche dalle competenze e preferenze del terapeuta, per affrontare la sofferenza e promuovere il benessere sono necessari alcuni passaggi:
Identificare i PENSIERI disfunzionali e PATOGENI che sono connessi alla sofferenza, ai sintomi e ai comportamenti problematici della persona.
Trovare CREDENZE più REALISTICHE e utili al raggiungimento di bisogni e desideri della persona.
Provare ad AGIRE CONSEGUENTEMENTE ai nuovi pensieri ipotizzati.
VERIFICARE L’ESITO di questi tentativi di cambiamento.
APPREZZARE i RISULTATI POSITIVI e cercare di consolidarli come nuovi pensieri e nuovi comportamenti nel proprio repertorio.
COMPRENDERE le DIFFICOLTÀ, le PAURE e gli INSUCCESSI incontrati nel tentativo di cambiare: per imparare da cosa non ha funzionato.
RICOMINCIARE il giro: cosa penso e come agisco in relazione agli scopi che vorrei raggiungere; cosa potrei pensare di più utile, a cominciare dal riformulare in modo più flessibile i miei scopi e le credenze che li accompagnano; come devo agire per verificare nella realtà concreta i miei nuovi pensieri.
Esempio. In un gruppo di persone devo risultare simpatico a tutti altrimenti mi sentirei escluso e solo, ciò sarebbe terribile, la dimostrazione del mio essere una persona di scarso valore. Come puoi formulare i tuoi pensieri in modo più realistico? Come puoi riformulare i tuoi scopi in modo più flessibile? Come puoi agire in modo nuovo in base ai nuovi pensieri e scopi riformulati?
Altro esempio. Al lavoro non devo mai sbagliare, mi sentirei un fallito, sarebbe per me intollerabile. Come puoi formulare i tuoi pensieri in modo più realistico? Come puoi riformulare i tuoi scopi in modo più flessibile? Come puoi agire in modo nuovo in base ai nuovi pensieri e scopi riformulati?
Terzo esempio. Di fronte ad un errore come partner o come genitore o in altri ruoli, ti girano in testa pensieri ‘estremi’ del tipo: “non devo permettermi errori, ogni errore è inqualificabile, segno della mia incapacità, non esiste riparazione possibile che possa cancellare la macchia sulla mia persona, non riuscirei a guardarmi più in faccia, sarebbe la fine per me, per le gravi conseguenze del mio comportamento”. Come puoi formulare i tuoi pensieri in modo più realistico? Come puoi riformulare i tuoi scopi in modo più flessibile? Come puoi agire in modo nuovo in base ai nuovi pensieri e scopi riformulati?
Inizia ad applicare questa strategia da ora e verifica come ti può aiutare a governare, ridurre o eliminare la tua sofferenza.
Fatti guidare da alcune domande esplorative sui tuoi pensieri: quali prove mi dimostrano che i miei pensieri siano veri? Sono sicuro che le cose dovrebbero essere assolutamente come io pretendo che siano? E se non fossero così come dettato dalle mie convinzioni assolute, sarebbe certamente terribile, orribile, catastrofico? I miei pensieri sono veramente utili a farmi raggiungere i miei scopi? Come potrei riformulare i miei pensieri in modo più sano, realistico,  veramente utile ai miei bisogni? Come potrei trasformare le mie pretese (“deve necessariamente essere in un unico modo”) in preferenze (“mi piacerebbe…” “Preferirei…”)?
E, magari, da ultimo ma non per importanza, fatti accompagnare e guidare anche da ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line.

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