Molta parte della nostra sofferenza emotiva è dovuta ad aspettative impossibili, più o meno chiare nella nostra mente. In particolare, soffriamo quando cerchiamo qualcosa che non possiamo ottenere. Continuiamo a soffrire quando continuiamo a cercare di ottenere qualcosa che non è per noi raggiungibile. Ad esempio, soffriamo perché non riusciamo ad ottenere tutto e subito. O perché certe cose proprio non riusciamo ad ottenerle, né ora né mai. E non riusciamo a sostenere e superare la frustrazione della mancanza. Altro esempio: soffriamo perché le altre persone non sempre o spesso o quasi mai sono disposte a fare ciò che noi chiediamo loro. Oppure soffriamo perché cerchiamo certezze assolute che non arrivano mai. Insomma soffriamo quando il mondo, la vita, gli altri non sono perfettamente corrispondenti a come noi li vorremmo e non sono da noi perfettamente controllabili. E alla fine soffriamo per la nostra personale mancanza di controllo e perfezione assoluta.
Prova a vedere nella tua quotidianità, nei diversi ambiti di vita e nelle relazioni, quando soffri e perché. Quali frustrazioni incontri, quali emozioni dolorose vivi e quali pensieri contribuiscono a farti soffrire. Certamente troverai qualcosa di simile a quanto ti ho detto: non riesci a tollerare la mancanza, il non controllo, l’incertezza, lo scarto tra ideale e reale.
Prova quindi a chiederti cosa ti servirebbe per ridurre la tua sofferenza e spostarti verso serenità e benessere.
Questa auto-osservazione riflessiva è il primo fondamentale passo per prenderti cura di te…
Tra miseria e meraviglia il passo è breve, lo dice anche ‘Alice nel paese delle miserie’, libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line.
Il primo fondamentale passo
