Cresciamo dipendenti dalla protezione e dall’amore degli altri. E questa è una cosa sana e utile… Poi impareremo ad essere autonomi…
Cresciamo imparando a dipendere dall’approvazione degli altri. E questo è veleno per la nostra autostima e per le nostre relazioni, da piccoli e da grandi. E chissà se, quando e quanto veramente ci libereremo dalla necessità di approvazione da parte degli altri…
Per riflettere su questo tema, ti presento ora una serie di suggerimenti a cui immagino tu darai un certo tipo di risposta. Più o meno a tutti la stessa. Cominciamo.
Accetta le tue imperfezioni, sono il segno distintivo della tua splendida unicità…
Smetti di confrontarti con criteri impossibili per i tuoi obiettivi…
Accogli le critiche come fonte di apprendimento…
Usa l’autocritica al servizio della tua crescita personale…
Smetti di confrontarti con gli altri se questo ti porta a ‘darti addosso’ e sentirti privo di valore…
Usa il confronto con gli altri per imparare e crescere…
Usa i tuoi errori, i tuoi difetti e i tuoi limiti come risorse preziose per la tua crescita…
Ama te stesso come la persona che ti ama alla follia o come non ti ha amato mai nessuno…
Ama gli altri anche se non hai ricevuto lo stesso amore…
Amati, soprattutto quando non sei come dovresti essere…
Apprezza te stesso, soprattutto quando non ti senti all’altezza…
Amati e apprezzati, soprattutto quando gli altri non lo fanno…
Accogli la frustrazione come fase che precede la soddisfazione…
Accetta che non sempre riesci a trasformare un bisogno frustrato in un bisogno soddisfatto…
Accogli la delusione come parte integrante dei rapporti interpersonali…
Accetta la delusione e impara ad apprezzare comunque le persone, anche chi ti ha deluso…
Accetta di essere deludente per gli altri, non devi essere come gli altri ti vogliono e perdere te stesso…
Non barattare te stesso per sentirti parte di un gruppo o di una relazione, sarebbe un’illusione…
Non è il tuo successo a misurare il tuo valore e nemmeno il tuo fallimento…
Il senso di colpa è un cattivo compagno di viaggio, assumerti la responsabilità delle tue azioni renderà certamente meraviglioso il tuo viaggio…
Potrei continuare ancora a lungo con esortazioni a sostegno dell’amore e dell’accettazione di te stesso al servizio della tua felicità…
Queste esortazioni vanno nella direzione di favorire un atteggiamento di amore e accettazione ‘incondizionati’ verso te stesso (e verso gli altri). Significa assumersi la responsabilità delle proprie azioni e pagare il prezzo delle conseguenze di ciò che abbiamo fatto (è la nostra parte adulta che deve saper convivere con gli altri). Al tempo stesso, significa avere un atteggiamento verso se stessi di comprensione e accettazione (oltre il giudizio spietato degli altri e la ferocia del nostro giudice interno, frutto di una vita di giudizi ricevuti e interiorizzati).
Qual è la risposta che mi dai a queste numerose esortazioni?
“Non è facile…” O qualcosa del genere…
Oppure: “non ci riesco…” O qualcosa del genere…
O anche: “non è giusto…” O qualcosa del genere…
Hai un’altra tua risposta personalissima a questi miei suggerimenti?
Io lo so comunque che non è per niente facile… Che spesso non ci riusciamo… Che molte volte ci sembra ingiusto dover assumere certi atteggiamenti per stare bene perché pensiamo che avremmo meritato un altro trattamento dalla vita e dalle persone. Lo so e lo sai anche tu.
Lo so. E lo sai anche tu. Ma in quei suggerimenti è contenuto tutto il nostro potere.
Quello che dobbiamo fare e possiamo fare. Quello che possiamo fare e dobbiamo fare.
Quello che possiamo e dobbiamo impegnarci a fare. Quello che veramente può fare la differenza nella nostra qualità di vita piuttosto che aspettare chissà cosa e chissà chi a risolvere i nostri problemi ed alleviare i nostri dolori.
Il percorso segnato dai suggerimenti suesposti ed altri simili può essere una traccia per le proprie azioni nella vita quotidiana e nelle relazioni. Quando questo non è sufficiente ad orientare il proprio modo quotidiano di dirigere la propria vita e soprattutto quando sorge una sofferenza emotiva imponente, probabilmente è necessario un aiuto psicoterapeutico per imparare a prendersi cura di sé e a recuperare il senso e il valore dell’amore perduto.
In ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line, troverai la traccia per un percorso di cura di sé fondato sulla consapevolezza di ciò che non è andato come sarebbe dovuto andare e sulla speranza di un possibile concreto nuovo itinerario di felicità.