Due processi creativi

Pur nella diversità delle esigenze e delle richieste delle persone, un percorso psicoterapeutico lavora per due grandi obiettivi:
1. Ridurre la sofferenza
2. Aumentare la qualità della vita
Ovviamente i due obiettivi sono intrecciati tra loro, entrambi si alimentano a vicenda e si realizzano attraverso due processi creativi.
Ci vuole creatività per ridurre la sofferenza, governarla, imparare a tollerarla, imparare ad accettarla e conviverci nella parte che non si può eliminare completamente. Mi riferisco a sintomi fisici e psicologici, ma anche a problemi nelle relazioni e nei vari contesti di vita che presentano quote più o meno grandi di frustrazione, delusione e impotenza.
Ci vuole creatività per creare una vita di qualità, degna di essere vissuta, impostata sui propri valori (di cui non sempre abbiamo chiarezza) e a misura delle proprie risorse e dei propri limiti, personali e del contesto in cui si vive. Mi riferisco a cercare risposte (e agire di conseguenza) alle domande, apparentemente semplici: cosa è veramente importante per me per sentirmi sereno e felice? Cosa “deve” essere presente nella mia vita perché sia per me degna di essere vissuta? A cosa posso rinunciare e a cosa no per sentirmi bene? Su cosa posso essere flessibile e cosa invece deve essere solido nella mia vita?
Fatti ispirare da queste domande per trovarne altre che ti aiutino a riflettere, comprendere e agire nella direzione della vita che vuoi creare…
Altre ispirazioni puoi trovarle in ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line.

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