Più vivo e più mi accorgo che…
Il mondo è pieno di…
Io sono…
Gli altri sono…
La vita è…
Se cerchi di completare queste frasi, probabilmente otterrai un quadro della tua mappa del mondo, almeno di quella di cui sei consapevole. Idee, opinioni, credenze, convinzioni, rappresentazioni della realtà che hai imparato e interiorizzato fin dai primissimi anni di vita. E questa consapevolezza è molto importante per comprendere le convinzioni che guidano il tuo agire, le regole esplicite con cui interpreti il mondo, ciò che solitamente ti aspetti quando vivi la tua giornata, incontri persone, fai esperienze.
Al tempo stesso, c’è un tipo di conoscenza che tu hai, che ciascuno di noi ha, che è molto più potente nel governare il modo in cui dai senso al mondo, agisci nelle tue relazioni, compi scelte. È una conoscenza implicita (presente in noi, agente in noi, ma di cui siamo quasi totalmente inconsapevoli) che è nata nella nostra storia di vita, a partire dalle esperienze più precoci in cui abbiamo iniziato ad apprendere per imitazione dei grandi (in famiglia prima e fuori poi) con cui progressivamente ci siamo anche identificati (pensando e agendo più o meno come loro) e contro-identificati (pensando e agendo più o meno in modo opposto a loro).
Pensa a questo scambio (che ti riporto da un vecchio libro di due grandi terapeuti del passato, Guidano e Liotti): “ho preso tutto da mio padre: il modo di camminare, i comportamenti, il modo di parlare, la mentalità”. “E da tua madre?”. “Da lei ho imparato a disprezzare mio padre”. In questa breve vignetta si può ritrovare tutta la densità emotiva, la complessità e la ricchezza del nostro modo di imparare a stare al mondo, delle influenze dei nostri genitori (formatori) e della traiettoria unica che prende la formazione della nostra mente e della nostra personalità.
In psicoterapia, nella cura della sofferenza attuale, spesso si deve comprendere la mappa interiore che guida il modo di stare al mondo della persona. Quella esplicita, consapevole, chiara. E anche e soprattutto quella “essenziale quanto invisibile”… Ma che è possibile “imparare a vedere”. Sulla comprensione di questa mappa, delle sue origini e della coloritura emotiva che la caratterizza, è possibile fondare il percorso di guarigione ed evoluzione personale.
In ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line, un intero capitolo è dedicato allo studio delle mappe personali e soprattutto a come tendiamo a confondere la nostra mappa della realtà con la realtà stessa, ignorando la realtà di fatto che gli altri hanno diverse mappe o rappresentazioni della realtà e che questa miopia psicologica è all’origine di tante incomprensioni e conflitti nelle nostre relazioni.
Più vivo e più mi accorgo che…
