Che differenza esiste tra “vorrei stare in pace” e “vorrei essere lasciato in pace”?
È solo un sottile gioco di parole ed è anche una differenza sostanziale tra l’essere attivi nella creazione della propria qualità di vita e l’essere passivi nell’attesa (spesso destinata ad un essere lunga e alla fine anche delusa) che qualcosa o qualcuno fuori di noi diventi fonte di ciò che noi desideriamo.
Impara allora a fare tu la differenza con le tue riflessioni e le tue azioni soprattutto. La differenza tra una vita frustrante e deludente e la scelta di andarti a prendere ciò che vuoi.
Non dico che tutto sia possibile. Né che ogni frustrazione e delusione siano eliminabili. Ti suggerisco, piuttosto, di sentirti, pensare e comportarti come ‘agente attivo’ consapevole e responsabile della maggior parte delle cose che ti accadono e dei risultati che ottieni nei diversi ambiti della tua vita.
Come si fa? Tre strade almeno, tra loro integrate:
1. Ascoltati, diventa consapevole di cosa è veramente importante per te: bisogni, desideri, valori.
2. Rifletti e agisci, agisci e rifletti. Fino a trovare il tuo successo e anche il tuo fallimento. E da lì riparti, riflettendo per agire, agendo per capire.
3. Fatti aiutare. Da un amico o da un familiare, da un esperto o da chi ci è passato prima di te. Chiedere aiuto spesso è la prima risorsa a nostra disposizione e la prima azione importante da compiere.
Da ultimo, ma non per importanza, leggi ed applica ‘Alice nel paese delle miserie’, il mio libro che puoi ordinare direttamente in libreria oppure on line.
La differenza tra miserie e meraviglie
