La cura di sé

La cura di sé è basata sulla consapevolezza di sé. Questa è basata sull’allenamento alla conoscenza di sé. Quest’ultima riguarda diversi costituenti dell’esperienza di sé: emozioni, bisogni, pensieri, comportamenti.
Quando cerchiamo di conoscere le nostre emozioni ci chiediamo: cosa sto provando in questo momento in questa situazione? Domanda semplice, ma a cui non sempre è facile rispondere. Può riguardare stati d’animo (mi sento…), sensazioni corporee (sento nel corpo…), emozioni basilari quali tristezza, paura e rabbia, stati emotivi più complessi come senso di colpa e vergogna, ecc. Cosa stai provando in questo momento mentre stai leggendo queste righe?
Quando abbiamo trovato le nostre emozioni abbiamo costruito un ponte verso i nostri bisogni; le emozioni ci indicano i bisogni soddisfatti (quando proviamo gioia, serenità, orgoglio, entusiasmo, amore, appagamento, estasi, rilassamento, fiducia, ecc.) e anche i bisogni frustrati (quando proviamo delusione, tristezza, rabbia, paura, ansia, angoscia, senso di colpa, senso di fallimento, vergogna, amarezza, rimorso, rimpianto, disperazione, ecc.).
E cosa facciamo con la frustrazione? Attiviamo strategie di comportamento per affrontarla e superarla. A volte queste strategie sono utili, altre volte mantengono o peggiorano il problema. Ad esempio, evitare può andare bene, ma non sempre e non per sempre; rimuginare all’infinito ci tiene catturati dal problema, senza farci arrivare ad un’azione realmente efficace; aggredire crea spesso un debito che prima o poi dovremo pagare.
Dobbiamo imparare ad attivare i giusti pensieri, una riflessione adatta ad agire per capire. Dobbiamo comprendere e poi sperimentare azioni per risolvere i problemi. In seguito i nostri modi per risolvere i problemi si auto-selezioneranno in modo naturale: capiremo quali sono le azioni veramente efficaci a soddisfare i nostri bisogni sani e vitali. Scarteremo ciò che ci tiene fermi al palo…
Prova a seguire questa traccia di consapevolezza e cura di sé.
Trova una situazione per te difficile…
Cosa la rende difficile: comportamenti altrui, tuoi comportamenti, emozioni e sensazioni che provi.
Dalle emozioni risali ai bisogni che hai: cosa vorresti per rendere la situazione meno difficile e anzi positiva.
Quindi hai trovato cosa devi fare: quali azioni devi iniziare a compiere, compreso fare richieste ad altri perché facciano ciò che sarebbe utile ai tuoi bisogni.
Certo non sempre le cose andranno come desideri. Dalla frustrazione che certamente incontrerai sulla tua strada, potrai ripartire per sentire, pensare, comprendere e agire fino ad arrivare alla soddisfazione e anche a quella parte di frustrazione rispetto alla quale sei impotente e devi ‘semplicemente’ imparare ad accettare…

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