Tutti noi soffriamo. Quando ci capitano cose dolorose e frustranti proviamo emozioni di tristezza, paura, angoscia, rabbia, solitudine, sensi di colpa, vergogna, ecc. Fino a sviluppare sintomi di ansia, depressione, ossessioni e dipendenze.
La sofferenza ci invita ad un cambiamento.
Il cambiamento è fondato su 6 punti tra loro integrati.
1. Distinguere quello che ti succede da come interpreti quello che ti succede. C’è uno stress oggettivo e una percezione soggettiva che rende gli eventi fortemente stressanti per noi.
2. Le tue interpretazioni possono essere messe in discussione e/o considerate solo come pensieri sulla realtà e non verità assolute sulla realtà, su te stesso, sugli altri, sul mondo. Le vie dell’interpretazione sono infinite… Anche se esistono eventi e situazioni che potremmo considerare ‘universalmente stressanti’.
3. Le tue interpretazioni o credenze e convinzioni (su te stesso, gli altri, il mondo, ecc.) oggi possono crearti problemi, ma sono nate in un momento della tua vita in cui avevano senso, un senso e una funzione per te importante, ti hanno aiutato a comprendere come funzionavano le cose e le persone.
4. Oggi, come allora, tu puoi agire su te stesso (credenze e comportamenti), ma non sugli altri. Quello che ti succede è in parte controllabile da te e in parte no. E tu hai comunque un certo grado di potere, di dare senso agli eventi e di impegnarti ad agire per perseguire i tuoi desideri e bisogni.
5. Esistono conflitti dentro di noi tra diversi bisogni e desideri, così come esistono conflitti con i desideri e i bisogni degli altri. Ogni scelta ha un prezzo da pagare, una rinuncia da scegliere.
6. Da ultimo, ma primariamente importante (anche perché più difficile da interiorizzare): il nostro essere, profondamente, persone degne di amore e stima “non dovrebbe” essere subordinato ad alcuna scelta, ad alcun errore, ad alcun comportamento problematico che pure mettiamo in atto.
Dobbiamo prenderci la responsabilità delle conseguenze delle nostre azioni… Ricordando, al contempo, che partiamo tutti dall’essere stati ‘bambini innocenti e amabili’… Anche chi uccide è nato come chiunque altro in condizioni di innocenza… Allora magari è più utile interrogarsi su cosa sia successo dalla nascita fino al comportamento ‘colpevole’… ‘sbagliato’… ‘fallimentare’…
Non per giustificare… Non per assolvere chi deve pagare la giusta sanzione per il proprio comportamento… O prendersi il carico delle conseguenze delle proprie azioni… O assumersi la responsabilità di riparare ciò che ha rotto… Non per dire “va tutto bene…”… Ma per comprendere… Quindi magari per prevenire e ridurre la probabilità che si ripetano certe situazioni… Certi errori… Certi comportamenti inadeguati… Certe azioni violente…
Consapevole di queste distinzioni non ti resta che pensare e agire per affrontare ciò che ti fa soffrire…
Pensando ad un esempio della tua vita, attuale o passata… Oppure pensando ad un problema futuro… Segui lo schema seguente:
Qual è il fatto? Qual è la mia interpretazione o lettura del fatto?
Quali sono le mie interpretazioni negative (catastrofiche, di fallimento, di fine, di insopportabilità) e quali altre interpretazioni sono possibili?
Quando ho imparato a pensare in questo modo? A cosa mi è servito a quel tempo? A cosa mi serve oggi avere ancora questo modo di vedere e interpretare la realtà?
Quali sono i miei bisogni ora nella situazione e cosa posso fare io per cercare di soddisfarli?
Cosa voglio scegliere? A cosa devo rinunciare?
Da ultimo: nonostante la situazione difficile, le conseguenze negative, il prezzo da pagare, le responsabilità che devo assumermi, cosa posso dire a me stesso per salvaguardare il senso più profondo del mio valore e dignità come persona? Cosa posso dire a me stesso per sentirmi amabile nonostante i miei comportamenti?
Esercizi e riflessioni di questo tipo puoi trovarli anche nel libro ‘Alice nel paese delle miserie’. Puoi averlo in pochi giorni ordinandolo direttamente in libreria o sulle librerie on line.
Sempre molto interessante, utile e concreto. Grzie
Ho recentemente pubblicato il suo nuovo libro sul gruppo Facebook “libri per la mente”.
Cordiali saluti
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Grazie per il suo apprezzamento. E per la diffusione del libro. Buone cose
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