La grande bruttezza

Chi più, chi meno, chi in modo consapevole, chi in modo automatico, ciascuno di noi è abituato a giudicare. La nostra mente funziona così. Per sopravvivere come specie abbiamo dovuto imparare a distinguere i buoni dai cattivi, gli amici dai nemici, per avvicinarci ai primi in uno scambio reciproco di protezione e nutrimento e per allontanarci dai secondi, fonte di minaccia e pericolo. Diciamo quindi grazie alla nostra mente giudicante…
Al tempo stesso, ai giorni nostri, la nostra abilità nel giudicare ci è sfuggita di mano, è diventata eccessiva anche di fronte a situazioni e persone che non sembrerebbero per noi un pericolo o non dovrebbero rappresentare per noi una minaccia. Evidentemente in qualche forma o misura ‘noi ci sentiamo minacciati’. Ad esempio, dal partner quando è poco amorevole, dal capo quando ci fa richieste eccessive, dal collaboratore scansafatiche, dall’amico che ci delude. E chissà quanti altri esempi potrai trovare nella tua vita quotidiana o nel passato in cui ti sei sentito frustrato e deluso da una persona. Certo non è la minaccia di un animale feroce che vuole azzannarci, come succedeva milioni di anni fa quando la nostra mente giudicante ha cominciato a farsi strada. Comunque proviamo un certo grado di stress e minaccia.
Quando ti trovi in queste condizioni e ti ritrovi a criticare, giudicare, colpevolizzare, rimproverare qualcuno nella tua vita, esprimendoti chiaramente o anche solo tenendo per te il tuo giudizio, è importante chiederti: “qual è il mio BISOGNO MINACCIATO per cui considero in qualche modo l’altra persona come minacciosa ovvero frustrante e deludente?”
È importante rispondere a questa domanda per capire che il giudizio verso l’altro ti serve come porta d’accesso al tuo bisogno. Diventare consapevole del tuo bisogno ti permette a quel punto di capire cosa ti manca, cosa non va, cosa puoi fare per cercare la soddisfazione di quel bisogno.

Come sempre la soluzione potrebbe essere a portata di mano o richiedere un percorso più tortuoso. Comunque la ‘consapevolezza del tuo bisogno frustrato’ è un primo fondamentale passaggio per cercare di trasformare quella ‘mancanza pericolosa’ in una situazione di ‘appagamento e sicurezza’. Qualcosa tipo trasformare ‘una miseria in una meraviglia’…
A tal proposito mi permetto di ricordarti ‘Alice nel paese delle miserie’, il libro che ho pubblicato a febbraio 2021, libro che ti propone un viaggio di consapevolezza delle tue (nostre) miserie umane (anche il ‘giudizio eccessivo’ tra queste) e come trasformarle in meraviglie.
Lo puoi ordinare direttamente in libreria o sul sito dell’editore youcanprint.it o anche su Amazon. 

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