Alla base della cura di sé c’è la consapevolezza di 4 aspetti della propria esperienza.
COSA PROVI! Emozioni quali tristezza, rabbia, paura, senso di colpa, vergogna, ecc. Anche emozioni quali gioia, entusiasmo, eccitazione, curiosità e altre ‘positive’ a cui siamo meno abituati e su cui sostiamo per minor tempo.
COSA PENSI! Pensieri ansiosi o depressivi o ossessivi o rabbiosi. Anche pensieri gioiosi ovviamente, spero almeno. Così come aspettative, fantasie, ricordi e altre produzioni del pensiero.
COSA SENTI NEL CORPO! Sensazioni fisiche quali tensione, pesantezza, rigidità, vuoto, contratture, formicolio, ecc. Sensazioni più o meno intense e fastidiose, a volte alternate con sensazioni di leggerezza, vigore, forza, rilassamento, calma.
COSA FAI! Comportamenti ‘problematici’, aggressivi o di chiusura, dipendenze, abitudini alimentari disfunzionali, ecc. Ovviamente anche comportamenti di amore e compassione verso sé e gli altri, oltre a tutti quei comportamenti sani e utili per raggiungere i propri obiettivi.
Quando sorgono problemi e sofferenza, il problema non è avere queste emozioni, pensieri, sensazioni e comportamenti. Il problema è la loro RIGIDA PERSISTENZA.
Il problema non è provare certe emozioni, il problema è essere ‘cronicamente’ arrabbiati, tristi, preoccupati; sentirsi perennemente in colpa, pieni di vergogna, inadeguati.
Il problema non è avere certi pensieri, ma è il modo in cui li ‘alimentiamo’ pensando e ripensando sui pensieri, rimuginando e ruminando fino a tenere i pensieri bloccati nella nostra mente, invece che utilizzarli per risolvere problemi o lasciarli andare…
Il problema non è provare certe sensazioni nel corpo, ma sviluppare blocchi rigidi, una vera e propria ‘corazza’ pesante e dolorosa.
Il problema non è un singolo comportamento, ma l’utilizzare esclusivamente alcuni comportamenti e non avere sufficiente flessibilità nello scegliere i comportamenti più adatti alle varie situazioni.
‘Riconoscere’ cosa proviamo, pensiamo, sentiamo e facciamo in una specifica situazione in cui ci troviamo è un primo passaggio fondamentale per ‘comprendere’ e per poter attuare le strategie migliori per affrontare al meglio ciò che stiamo vivendo.
Riconoscere le proprie rigidità e modalità ripetitive offre poi la possibilità di comprendere il senso di certe situazioni che si ripetono, in cui ci ritroviamo spesso e (mal)volentieri… Comprendere il senso, la funzione che svolgono ora questi modi che si ripetono… Comprendere a volte l’origine di questi modi, scelte che un tempo ebbero per noi una funzione importante di adattamento ma che non sono più adatti alle situazioni attuali…
A partire da queste basi di comprensione di sé si sviluppa un percorso di cura, in direzione di una maggiore consapevolezza di sé e di un’aumentata libertà di scegliere…