Certamente anche tu ti confronterai quasi quotidianamente, anche più volte al giorno, con quella che qualcuno chiama la ‘verità del piffero’: se continui a fare ciò che hai sempre fatto o che fai da tempo immemore, continuerai ad ottenere i soliti esiti. Se vuoi eliminare la frustrazione e alleviare il dolore, ma continui a comportarti sempre allo stesso modo, finirai per mantenere e addirittura alimentare proprio ciò che vuoi combattere e allontanare dalla tua vita. Esempi.
Ti arrabbi e spacchi tutto, nella realtà o nella fantasia (di vendetta e di rivalsa).
Cerchi di alzare ancora e ancora e ancora di più il livello delle tue prestazioni e dei tuoi sforzi.
Cerchi di essere sempre più ineccepibile, senza macchia, lindo e pinto.
Vai in giro con scritto in fronte ‘zerbino’: servizievole, sottomesso, compiacente, al limite del sacrificio.
Pensi, in maniera ripetitiva quanto sterile, a ciò che poteva essere e non è stato.
Pensi, in maniera ripetitiva quanto sterile, a ciò che potrebbe essere, ma su cui nessuno ti può dare risposte certe e totalmente rassicuranti.
Fai tutto e sempre da solo e non riesci a riconoscere i tuoi bisogni e chiedere aiuto quando serve (non sia mai).
Lavori 48 ore al giorno e sei costantemente iper-affaccendato, che tu sia il presidente di una multinazionale o una casalinga o un tuttofare iper-disponibile.
Eviti di frequentare persone, ti ritiri in casa, ti chiudi in te stesso, nel tuo mondo fantastico, che forse tanto fantastico non è.
Pratichi qualche forma di dipendenza: alcol, droghe, cibo, gioco d’azzardo, shopping, sesso, social media, attività fisica compulsivi.
Hai altri esempi?
La soluzione, allora, tu mi dirai, è presto fatta: comincia a cambiare qualcosa del tuo modo di pensare e di comportarti e così arriveranno risultati diversi, finalmente riuscirai ad eliminare la tua sofferenza o perlomeno a battere una strada nuova per iniziare a sconfiggere ciò che ti fa soffrire. Giusto! In teoria. In pratica, cambiare richiede di accedere al proprio sano coraggio per affrontare la paura del cambiamento. Perché se a parole incontriamo il nostro desiderio (a volte, a dire il vero, nemmeno a parole), nei fatti ci viene a trovare la paura di perseguire quel desiderio. L’abbiamo appresa nella nostra storia di vita…
Consapevoli di ciò, ti suggerisco l’inizio della strada nuova… Che sta a due passi:
1. Individua il comportamento fallimentare attraverso cui tenti inutilmente di fronteggiare frustrazione, delusione e sofferenza. E anzi finisci per alimentarle. Ti ho dato qualche suggerimento…
2. Prova a non metterlo in atto. Prova ad astenerti. Non ci devi riuscire, ma ci devi provare. Che tu ci riesca o meno e per quanto tempo eventualmente, sarà comunque utile a raccogliere informazioni preziose su di te. Su cosa è successo nella tua mente: cosa hai pensato, quali emozioni e sensazioni hai provato. E su cosa è successo nella realtà esterna, nelle tue relazioni, come hanno reagito altre persone coinvolte. Informazioni fondamentali per comprendere come funzioni e come puoi cambiare alcuni modi di pensare e agire, effettivamente ed efficacemente, in direzione del tuo benessere soggettivo e interpersonale.
Se sei ancora più curioso del rapporto tra strada vecchia e nuova, ti suggerisco la lettura di ‘Alice nel paese delle miserie’ (Lino Fusco, youcanprint, 2021).
Per i lettori tecnici e colleghi che volessero approfondire, suggerisco la lettura di “Corpo, immaginazione e cambiamento” di Dimaggio e colleghi (Raffaello Cortina, 2019).
È andata così… Ma almeno ci hai provato… E tanto hai imparato…