Visto che siamo abituati a sentirci frustrati e delusi…
Visto che tendenzialmente ci sentiamo stressati ed esauriti…
Visto che siamo tanto spesso sintonizzati sugli altri che ci maltrattano e ci fregano…
Visto che siamo abili a ruminare sulle minacce e gli affronti…
Visto che solitamente ci maltrattiamo con autocritiche severe e spietate…
Visto che ci mettiamo un attimo ad affogare nell’ansia e nel rimuginare su una minaccia attesa…
Visto che siamo esperti nel sentirci falliti e depressi…
Visto che il bicchiere è sempre mezzo vuoto e quasi mai riusciamo a bere ciò che contiene (e anche se lo facciamo non ci sentiamo comunque soddisfatti)…
Visto che la nostra mente funziona così perché è impostata per la sopravvivenza e non per la felicità…
E visto, soprattutto, che queste modalità di vivere la nostra quotidianità ci permettono di sopravvivere e poco più, non funzionano per essere felici, anzi ci spingono verso il malessere individuale e nei rapporti interpersonali…
Allora, diventa fondamentale accedere ed espandere ‘altre potenzialità della mente’, orientate al benessere e alla prosperità.
Diventano fondamentali tre comportamenti da imparare e praticare, da ‘imparare praticandoli’:
1. Riconosci la gentilezza che ti è stata fatta…
2. Esprimi gratitudine riconoscendo il valore di questa gentilezza per te…
3. Agisci in modo gentile come ti viene più naturale e spontaneo…
La gentilezza esprime la compassione intesa come sensibilità alla sofferenza propria e altrui e desiderio di alleviarla…
La gentilezza è un boomerang…
Se proprio non ce la fai a non pensarlo, pensa pure di essere un egoista, inizia ad essere gentile per ricevere gentilezza… Chissà come sarebbe un mondo pieno di questi egoismi?!