Quando sei con una persona, in uno o più ambiti della tua vita quotidiana, potrebbe essere qualcuno di famiglia a casa o qualcuno a lavoro o al bar o qualcun altro che hai incontrato oggi, puoi assumere un comportamento o meglio una sensibilità che ti permette di comprendere l’altra persona e che indirettamente e fondamentalmente ti aiuta a comprendere meglio anche te stesso.
Questo comportamento richiede tre domande a cui tu devi rispondere:
1. Come se la sta cavando questa persona, nel mondo, con gli altri, con se stesso?
2. Qual è la sua storia che lo ha portato ad essere quello che è oggi, tra scelte più o meno consapevoli e aspetti fuori dal suo controllo?
3. Come posso e voglio trattare questa persona ora?
È ovvio che, in base alla persona e a quanto la conosci e al contesto in cui ti trovi, le domande potresti doverle adattare in modo specifico per offrire risposte utili.
Riflettere su queste domande (non sempre facile né immediato), dare delle risposte ‘sensate’ e ‘sentite’, agire di conseguenza, è già di per sé una strada di consapevolezza e crescita personale…
Seguire questa traccia, per incontrare l’altro e se stessi, in maniera sistematica e costante, è un vero e proprio sentiero in direzione del benessere individuale e nelle relazioni. A partire dalla consapevolezza che:
– tutti viviamo in un mondo minaccioso e stressante in qualche forma e misura
– tutti siamo esseri umani imperfetti, forti e vulnerabili al tempo stesso
– tutti abbiamo fronteggiato cose fuori dal nostro controllo e tutti abbiamo fatto scelte
– tutti abbiamo diritto alla felicità e tutti dobbiamo accettare una certa quota di dolore
– tutti abbiamo la responsabilità di fare qualcosa con quello che ci è successo e ci succede quotidianamente
– tutti possiamo imparare a farci guidare dalla compassione, verso gli altri e verso sé, intesa come accettazione della sofferenza e ricerca della gioia.
Dall’altro a sé. Attivazione quotidiana
