È giorno. Esterno giorno. Giorno eterno. Come tutti gli altri… Quando… Due persone… Un tramonto. Tramonto giorno. Attesa della notte… Notte di festa. Notte di tempesta.
Spettacolo puro. Puro godimento. Mi ricordo quel momento. E sentimento. Sentire da dentro che arriva la piena, di benzina. Il pieno di energia, di vita, di adrenalina.
Angoscia. Sgomento. Che sale… mentre scende… Il sole. Che tormento. Angoscia che invade. Il mio corpo che cade. Che crolla. Nessuna colla a tenere insieme i pezzi di questo allarme che suona. E risuona e rimbomba. Rimbombano echi di un passato che sempre mi accompagna. E sempre lo stesso tramonto, sempre la stessa montagna. Angoscia, la mia compagna.
È notte. Che calma. Che quiete. Mi sento una rete. Di nodi intrecciati. Che tengono saldi i miei ricordi felici. Che rendono pieno il mio presente sereno. Nessuno lo sa, nessuno è sicuro, ma io sento la speranza di un ricco futuro.
È notte. Profonda. Profonda è la ferita che segna la mia vita. È notte. Scura. La mia storia è piena di dolore, piena di paura. Impossibile alcuna avventura.
Mattino. Salendo, di colori scuri e poi chiari e sfumati. Istanti incantati. Sperando. È possibile un cammino. Se tu mi stai vicino…