L’astinenza è la via regia della comprensione.
Astenersi, provarci almeno per un po’, ad astenersi dai modi che siamo soliti usare è utile per governare le nostre emozioni difficili.
Tutti noi funzioniamo in questo modo. Per una serie di fattori e di motivi, lungo l’arco della nostra storia di crescita, adattamento e sviluppo della personalità, abbiamo imparato, abbiamo dovuto imparare a fronteggiare ciò che ci inquieta, ci addolora, ci angoscia, ci fa sentire vulnerabili e insicuri.
Per anestetizzarci dal dolore psicologico e relazionale, abbiamo imparato ad evitare e controllare, ad aggredire e compiacere, ad essere servizievoli o molto egoisti, a cercare la perfezione, a sentirci in colpa, a sacrificarci per gli altri o pretendere sottomissione. Ovviamente a bere e drogarci, abbuffarci di cibo, sesso, social e shopping, fino ad auto-infliggerci dolore fisico per non sentire quello emotivo.
Per certi versi, all’inizio, anche le modalità palesemente disfunzionali hanno funzionato da risorse di gestione emotiva; progressivamente sono diventati ostacoli ad una nostra vita autentica, piena, di reale incontro con gli altri e soprattutto con noi stessi.
Se faccio quello che faccio non sento, non contatto il mio dolore, non mi conosco, non conosco veramente le fonti dell’angoscia e non posso quindi affrontare in modo veramente utile i problemi.
Quando inizio ad astenermi, almeno inizio a provarci, posso imparare ad essere attento a ‘cogliere’ cosa succede dentro di me: cosa provo, cosa sento nel corpo, cosa penso. È l’apertura della consapevolezza profonda, nel senso di conoscere ciò che effettivamente mi procura dolore e cosa posso fare di diverso per risolvere questo dolore…
Sei pronto a provare?
Astinenza
