Se è vero che ogni errore è un’occasione per imparare abilità e affinare capacità possedute…
Se è vero che l’importante è rialzarsi una volta in più di quante volte si è caduti…
Se è vero che non esistono fallimenti ma esistono solo esperienze da cui apprendere e crescere…
Se è vero che un insuccesso è comunque un risultato per capire cosa va migliorato, cosa va tralasciato e cosa va potenziato…
… Allora perché è così facile distruggere la propria autostima e il senso del proprio valore a fronte di esperienze dolorose di frustrazione, delusione, fallimento rispetto alle aspettative iniziali?
La risposta va cercata nell’equazione soggettiva interiore, più o meno consapevole ed emotivamente carica, per cui la parte sta per il tutto o ancora meglio un comportamento sta per l’intera persona o ancora un’esperienza negativa macchia l’intera persona in modo negativo, doloroso, fallimentare e indelebile.
Su questa equazione si lavora in terapia. Per rivisitarla con la testa, per comprenderla col cuore, per riconsiderarla con tutto il corpo. Per riscriverla. Fino a quando la persona non solo si convince, ma arriva a ‘sentire profondamente’ che nessuna esperienza fallimentare, nessun rifiuto, nessun giudizio possono mettere in discussione il valore incondizionato di sé come persona…
L’autostima è servita!
