Il ‘noi universale’ è un atteggiamento utile a raggiungere la serenità anche di fronte a situazioni negative. Significa credere profondamente di essere parte di un’esperienza comune, universale, esistenziale, e farne guida pratica per il comportamento quotidiano. L’esperienza comune di incontrare, in misure e forme diverse, esperienze di frustrazione, ingiustizia, delusione, impotenza, imperfezione.
Incontrarle e doverle fronteggiare, con gli strumenti più svariati che possiamo inventare.
La frustrazione la incontriamo quando non riusciamo a soddisfare i nostri bisogni, non riusciamo ad ottenere ciò che vogliamo, incontriamo ostacoli che non riusciamo a superare, quando insomma le cose sono diverse da come le vorremmo.
L’ingiustizia la incontriamo quando il mondo e le esperienze ci sembrano veramente troppo distanti da come dovrebbero essere secondo i nostri valori e principi e anche secondo valori e principi che dovrebbero essere, o almeno così ci sembra, universalmente condivisi.
La delusione la incontriamo quando sono le persone ad essere molto lontane dalle nostre aspettative, da ciò che vorremmo loro facessero, da come, ancora una volta, crediamo giusto.
L’impotenza è parte intrinseca dell’esistenza: possiamo creare e realizzare tanti nostri obiettivi e sogni e dobbiamo anche accettare ciò che è assolutamente fuori dal nostro potere e controllo.
L’imperfezione la incontriamo quando giriamo l’angolo. In ogni angolo del mondo, ogni momento della nostra esistenza è imperfetto nel momento in cui deve essere perfetto e non accettiamo che sia imperfetto. Quando, insomma, siamo vittime di noi stessi che ci siamo imbarcati nella missione impossibile che tutto vada esattamente e sempre come lo desideriamo.
Gli strumenti per fronteggiare queste esperienze universali ovviamente sono differenti in base al tipo di problema specifico, ma è importante siano tutti orientati da un atteggiamento di autocompassione; di sana autocritica mirata a cambiare ciò che possiamo cambiare e che riteniamo giusto cambiare per migliorare la nostra situazione; ma anche di assoluto non giudizio verso noi stessi come persona che, come tutti, ognuno a suo modo, sta facendo il possibile, da una vita, per cavarsela, per farcela… Un atteggiamento, insomma, di gentilezza e cura verso noi stessi…
Farne, del noi universale, guida pratica delle nostre azioni quotidiane vuol dire essere consapevoli delle proprie risorse e abilità, delle proprie possibilità di crescita e dell’impegno ad evolvere costantemente, ma anche consapevoli dei propri limiti, e sereni rispetto a ciò che non è alla nostra portata.
Nella metafora del viaggio dell’eroe, siamo tutti l’eroe che prima o poi deve confrontarsi col drago. Deve sconfiggerlo ma potrebbe anche essere ucciso. Sulla strada che lo porta a liberare il suo popolo dal tiranno, a sconfiggere i ricchi e potenti per aiutare i deboli e i giusti, per liberare la principessa dal castello, per trovare l’amore, per tornare dalla sua gente e rinnovare il regno, per incontrare la sua anima…
Il ‘noi universale’
