Lutto e compassione

Piuttosto che continuare a rimproverarci in modo severo e spietato o colpevolizzare gli altri in modo sterile e autofrustrante, è importante imparare ad essere compassionevoli con se stessi, per la vita che abbiamo avuto, per ciò che ci è capitato, per ciò che è arrivato non desiderato e non abbiamo potuto scegliere, per ciò che abbiamo scelto anche se è andata diversamente da come lo avevamo desiderato, per come ce l’abbiamo messa tutta.
Questa autocompassione è un serbatoio fondamentale per aiutarci a vivere i lutti della vita. Non solo quelli più evidenti legati alla scomparsa di persone care. Non solo quelli connessi al dolore di separazioni e distacchi da persone che ci hanno abbandonato, a volte con crudeltà. Ma anche i grandi piccoli dolori quotidiani. La perdita di piccole grandi cose, la perdita di abitudini e sicurezze che prima davamo per scontate (il covid ci ha insegnato, in tal senso, il valore di piccole abitudini e certezze quotidiane che possono svanire in un attimo).
L’esperienza del lutto è sempre dietro l’angolo. È l’esperienza emotiva (dolore, rabbia, paura, tristezza, solitudine, impotenza, senso di colpa, vergogna) che dobbiamo attraversare quando perdiamo qualcosa o qualcuno, quando non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi, quando non realizziamo la vita che avremmo voluto…

Essere compassionevoli con sé vuol dire:
– Accogliere noi stessi invece che giudicarci
– Valorizzare ciò che riusciamo a fare invece che svalutarci per ciò che non riusciamo a fare
– Legittimare ogni parte di noi (forte e vulnerabile, capace e incapace, impotente e arrabbiata) perché comunque offre il suo contributo importante alla persona che siamo e alla strada che stiamo percorrendo e alla vita che stiamo cercando di vivere

Essere compassionevoli con sé aiuta a:
– Trovare risorse personali e interpersonali per confortare le proprie emozioni dolorose
– Trovare strategie per risolvere problemi
– Trovare strade per i nostri obiettivi
– Imparare ad accettare con serenità ciò che è diverso da come avremmo voluto.

La compassione di sé è la via del perdono di sé per la vita vissuta, per le scelte fatte, per errori e delusioni che abbiamo vissuto.
Visto che già abbiamo pagato il prezzo delle conseguenze delle nostre scelte, e spesso delle scelte altrui, diventa fondamentale non aggiungere benzina sul fuoco, non aggiungere sofferenza ulteriore al dolore inevitabile per la vita vissuta, capitata e scelta che sia stata finora.
E il perdono è la via della libertà, della possibilità di iniziare a scegliere in modo consapevole e autentico come forse abbiamo fatto poche volte in precedenza.

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