Freud diceva che il processo di analisi e conoscenza di sé consiste sostanzialmente nel rendere conscio ciò che è inconscio. Potremmo dire anche in maniera simile, ma non proprio identica, che il processo di consapevolezza di sé e crescita personale consiste nel portare sotto il proprio controllo ciò che è automatico. O ancora meglio, perché più realistico e meno onnipotente, visto che non possiamo controllare tutto, che il percorso di consapevolezza e scelta responsabile della propria vita è un continuo governare ciò che tende a funzionare in modo disordinato. Oppure regolare ciò che tende a non avere regole, organizzare ciò che è confuso.
In realtà, possiamo usare molteplici modi, modelli, paragoni e metafore per esprimere la nostra necessità quotidiana, direi momento per momento, di stare con se stessi, sentirsi, conoscersi, autoregolarsi.
Che tu stia vivendo il momento più felice della tua vita o il peggiore che abbia mai incontrato, che tu manifesti sintomi o che sia sereno e tranquillo, la tua vita, giorno per giorno, ti richiede di essere consapevole e responsabile.
Consapevole del tuo mondo interno (sensazioni, emozioni, pensieri, bisogni, desideri, valori) e del mondo esterno con cui hai a che fare, dove agisci e dove produci effetti.
Responsabile ovvero capace di scegliere in base alla consapevolezza presente, scegliere in modo attento a mettere insieme ciò che vuoi con l’ambiente in cui vivi, ciò che desideri con la presenza di altre persone, ciò che per te è importante realizzare con la giusta dose di accettazione dell’impotenza di non poter realizzare tutto.
In questa cornice dipingi il quadro della tua vita…
Il quadro della tua vita
