Al sicuro… ma non troppo al sicuro.

La terapia, come la vita, è sempre una danza tra sicurezza e capacità di rischiare (in modo sufficientemente sano e appropriato), tra comfort e coraggio di sfidare (con gradualità e tenacia al tempo stesso), tra controllo e imprevedibilità (provando ad aumentare il primo andando incontro alla seconda), tra sentirsi incapaci ed essere competenti (trovando l’equilibrio e la pace), tra essere limitati e potercela fare (imparando a cercare le risorse dove stanno e a rispettare i limiti che non si riescono a superare).

La terapia, come la vita, ci invita ad ampliare progressivamente e continuamente ciò che per noi è tollerabile, sostenibile emotivamente, confortevole. Ovvero ad allargare la nostra zona di comfort, a starci comodi in questi nuovi confini (nuovi modi di pensare e agire), ad essere pronti a superarli di nuovo e anche ad essere capaci di accettarli per sempre.

Laddove la tua storia ti ha portato a credere una serie di cose su te stesso, sugli altri, sul mondo e sulla vita, la vita stessa, anche grazie a percorsi di terapia e crescita personale, ti porta a mettere in discussione queste credenze, per confermarne alcune e trasformarne altre, fino ad ampliare (recuperare) il ventaglio delle possibilità a tua disposizione per impegnarti a creare la vita piena, degna, felice che vorresti.

Fin da piccolo ti sei fatto una serie di aspettative su come vanno le cose, su come dovrebbero andare, su come vorresti che andassero; su queste aspettative, a volte consapevoli, a volte meno, hai basato le tue azioni e le tue scelte. Pagando il prezzo della rinuncia, dei rimorsi per le scelte fatte e dei rimpianti per quelle non fatte. Una banalità fondamentale che è bene ricordare dice che “non esistono scelte perfette”. Da oggi in poi puoi rivisitare queste aspettative, queste azioni, queste scelte, scegliendo di curare ciò che finora hai trascurato. Consapevole che non sei onnipotente (ricordati anche che devi morire) e che qualche cosa resterà comunque trascurato. Qualcuno ci resterà male (frustrato, deluso, triste, arrabbiato, dispiaciuto, angosciato, ecc.) e qualcun altro resterà contento, appagato, soddisfatto. Conosci altre possibilità per stare al mondo? Altre possibilità concretamente realizzabili?

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