I tuoi genitori stavano sempre in guerra e tu ti chiudevi in stanza sperando in una tregua… Oggi sei esperto nell’evitare ogni forma di conflitto!
Tuo fratello era gravemente malato e tu hai imparato a non chiedere niente per te… Oggi sei esperto nel fare sempre e comunque tutto da solo!
Tuo padre è morto che tu eri ancora bambino e molto presto hai dovuto imparare ad essere grande… Diventando esperto nel seguire doveri e responsabilità senza mai concederti esperienze di piacere e relax!
Tua madre era spesso aggressiva e tu sceglievi il silenzio per non inquietarla… Fino a diventare nel tempo maestro nell’arte del non disturbare!
Questi sono solo alcuni esempi di numerosissime traiettorie possibili in cui ciascuno di noi è riuscito a cavarsela pagando un prezzo enorme per aver sviluppato solo una parte delle proprie potenzialità e per aver ucciso altre parti di sé sane e vitali.
Ciascuno di noi ha un suo proprio modo di funzionare che ha imparato nel corso della sua vita. La vita può essere concepita come una storia di apprendimenti per cavarcela, per risolvere problemi, per trovare strade verso i nostri desideri. Abbiamo così tutti dovuto imparare a camminare e a parlare, a leggere e scrivere, a fronteggiare persone e situazioni, a pensare in modo utile e a governare le nostre emozioni. In questo percorso, più o meno accidentato, abbiamo imparato a stare al mondo, a stare con noi stessi e con gli altri.
Allora, ti suggerisco un principio, su cui riflettere per agire, che può accomunare tutti gli apprendimenti di una vita che ci hanno permesso di arrivare fin qui, fin dove ciascuno di noi è arrivato. È un principio di consapevolezza al servizio del cambiamento.
Se è vero che hai fatto di tutto per cavartela nel posto in cui sei cresciuto…
Se è vero che le strategie che hai trovato ti hanno permesso di trovare una tua strada per allontanarti dal dolore e per avvicinarti alla felicità…
Se è vero che queste strategie hanno avuto anche un costo elevato in termini di rinunce, limiti, privazioni…
Se è vero che è valido il motivo e inefficace il modo…
Allora, restando validi e legittimi i tuoi bisogni di sopravvivenza (bisogno di essere amato e stimato), i tuoi scopi di vita e i tuoi desideri di felicità e autorealizzazione, oggi devi e puoi trovare altre strategie, magari meno costose emotivamente o diversamente costose, con rinunce, limiti e privazioni per te oggi più sostenibili. Nuove strade, nuove modalità di pensiero e azione, nuove regole per l’espressione di te, nuove strategie per la comunicazione efficace, nuovi modi di stare con te stesso e con gli altri.
Da ora in avanti, dunque, pensando a diversi ambiti, ruoli e relazioni della tua vita, magari focalizzando quelli per te più sensibili rispetto al tuo desiderio di cambiare qualcosa…
Continua a considerare valido e legittimo ciò che vuoi ottenere (sempre se congruo con la realtà e la tua coscienza personale)… E cerca nuove possibilità… Nuove strategie… Nuovi comportamenti…
Una volta immaginate queste nuove strade non ti resta che cominciare a percorrerle e vedere l’effetto che fa… Questo è uno dei molteplici modi in cui si può descrivere un percorso terapeutico!