Un maestro zen viveva nella più assoluta semplicità in una piccola capanna ai piedi di una montagna. Una sera un ladro entrò nella capanna e fece la scoperta che non c’era proprio niente da rubare.
Il maestro tornò e lo sorprese. «Forse hai fatto un bel pezzo di strada per venirmi a trovare,» disse al ladro «e non devi andartene a mani vuote. Fammi la cortesia, accetta i miei vestiti in regalo».
Il ladro rimase sbalordito. Prese i vestiti e se la svignò.
Il maestro si sedette, nudo, a contemplare la luna. «Pover’uomo,» pensò «avrei voluto potergli dare questa bella luna».
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Racconto tanto breve quanto pieno di spunti di esplorazione. Come tante storie zen, anche questa è fatta per essere depositata dentro di sé… E fare da guida in qualche modo…
Dove ti porta questa storia?
A volte ciascuno di noi è un po’ ladro, a volte maestro…
Quando ti comporti come quel ladro?
E quando come il maestro?
Cosa rende ricca la tua vita?
Quando ti ritrovi nudo … A contemplare la luna?
Pensando all’attuale situazione di emergenza sanitaria (in cui purtroppo alcuni hanno perso la vita, altri si sono ammalati più o meno gravemente, tutti dobbiamo sottostare a restrizioni della nostra libertà) e prevedendo la prossima emergenza economica (nuovi disegni di vita collettiva e individuale, con sacrifici e rinunce un po’ per tutti), è fondamentale riconoscere e valorizzare ciò che non può esserci tolto. Questo è il mio invito oggi, a guardare per godere di ciò che è la tua ricchezza: emotiva, interiore, dei rapporti interpersonali. Questo virus ci sta rubando tanto… Possiamo impegnarci a proteggere la nostra luna…