Perché è difficile cambiare? Perché spesso non ottieni i risultati che desideri nonostante i tuoi sforzi e il tuo impegno disciplinato? Perché certe volte sembri boicottare il tuo cambiamento? Perché, in particolare, non riesci ad abbandonare un comportamento disfunzionale negativo che pure vorresti lasciare andare? I motivi possono essere i più svariati e vanno cercati nel tuo funzionamento individuale specifico. Dipende dal tipo di cambiamento, dall’area di vita, dalle risorse, dai conflitti con altri cambiamenti, ecc. Un aspetto fondamentale da considerare è la funzione svolta da quel comportamento all’interno del più generale funzionamento della persona. Più nello specifico, molto spesso non riesci ad interrompere un comportamento problematico (alimentazione disregolata, comportamenti dipendenti, abitudini negative, fumare, bere in eccesso, ecc.) perché in maniera più o meno consapevole quel comportamento ha un valore per te. Un valore protettivo. Spesso quando inizi ad ottenere qualche risultato, quando inizi a smettere di fare qualcosa di negativo o stai iniziando a ridurre certi comportamenti per te fonte di problemi, invece di sentirti meglio, soddisfatto, motivato, incoraggiato, sperimenti uno stato emotivo di paura, di allarme, di minaccia. Quel comportamento che pure razionalmente vuoi abbandonare è un tentativo di soluzione che inconsciamente tu hai trovato, tanto tempo fa, per far fronte a problemi, angosce, traumi, spesso sorti nelle tue relazioni primarie. Quel comportamento, in modo quasi completamente inconsapevole, ti protegge dall’angoscia, dal riemergere dal dolore, dalla paura, dalla vergogna. Quel comportamento è la strategia che tu hai trovato per resistere a fatti e relazioni stressanti e dolorose. Quel comportamento ti offre la rassicurazione che ti è mancata, il conforto di cui hai tanto bisogno, la tranquillità emotiva che non riesci a raggiungere in altro modo. E che da piccolo nessuno ti ha fornito; nessuno ti ha insegnato come fare per regolare la tua emotività. Quindi, intelligentemente, la tua mente e il tuo corpo, prima di abbandonare questa protezione, ti invitano a pensarci bene. Quindi a cercare prima altri modi più sani per proteggerti da quel dolore angoscioso che tende a ripresentarsi. E per soddisfare quei bisogni di protezione, vicinanza, consolazione, conforto, sostegno che sono insoddisfatti dentro di te… E solo quando avrai imparato a fronteggiare quel dolore in altri modi allora il comportamento disfunzionale ma protettivo non avrà più senso e motivo di esistere … e riuscirai ad abbandonarlo…
Quando vorresti cambiare ma non ci riesci…
