Sicuramente ti sarai ritrovato tante volte a voler fare una certa cosa e scegliere di non farla, per evitare le conseguenze negative probabili, previste o immaginate delle tue azioni. Questa scelta a volte può essere molto saggia, la più intelligente possibile per non trovarti nei guai, scelta intelligente, anche se non completamente soddisfacente perché a qualcosa avrai sicuramente rinunciato. Rinuncia che evidentemente ti è sembrata il costo minore rispetto ed eventuali conseguenze negative se tu avessi portato avanti il tuo proposito iniziale. Gli stessi social, frequentati dalla massa, offrono un esempio, come quando vorresti scrivere e gridare per mettere al corrente il più elevato numero possibile di persone rispetto a tutto lo schifo che incontri mentre cerchi di portare avanti la tua vita. Nel rinunciare a portare in piazza il potere illecito, oltre che ingiusto, che ti si presenta davanti, scegli di evitare di farlo perché temi una denuncia per diffamazione, anche se in cuor tuo sai che sei dalla parte dei giusti, spesso purtroppo i più deboli politicamente.
Situazioni come questa sono pane quotidiano per tutti noi, chi più chi meno, quando SCEGLIAMO di EVITARE di portare avanti certi nostri desideri, bisogni e propositi, per… Non sentirci giudicati… Non sentirci umiliati… Non sentirci lasciati soli… Non perdere relazioni importanti… Non perdere la stima di persone per noi significative… Non perdere il posto di lavoro… Non perdere soldi… Non perdere la reputazione… Non perdere il controllo… Non perdere la libertà…
In alcune di queste occasioni, riusciamo ad accettare abbastanza serenamente la nostra impotenza e la nostra scelta di evitare, per l’impossibilità di cambiare le condizioni sfavorevoli. In altre circostanze, per noi più sensibili, ciascuno ha le sue, è proprio difficile rinunciare, fare un passo indietro, stare nel silenzio rabbioso e doloroso, fermare l’azione finalizzata al nostro scopo. Vogliamo provare a cambiare… Vogliamo mettercela tutta… In maniera molto simile a quello che avviene in un percorso terapeutico quando la persona si cimenta col suo desiderio e la sua stessa resistenza al cambiamento.
In estrema sintesi, allora, un cambiamento si realizza in questi passaggi.
UNO. La persona ANALIZZA il suo PROBLEMA, gli eventi, i motivi, i fatti e i vissuti, ecc. Fino a comprendere che per cambiare la situazione bisogna fare un cambiamento in prima persona, assumersi la responsabilità di un cambiamento dei propri PENSIERI o modi di percepire una situazione o un cambiamento nel proprio AGIRE in quella specifica circostanza o problema, secondo il principio pratico per cui se vuoi ottenere risultati diversi dagli attuali devi fare qualcosa di diverso, per stare e sentire in modo diverso, devi pensare e agire in modo diverso.
DUE. La persona IMMAGINA di COMPORTARSI in maniera differente, sostanzialmente immagina di ESPORSI in certe situazioni che solitamente teme, di agire secondo certe modalità che ha imparato a temere, di mettere in pratica certe condotte o azioni che nel tempo ha progressivamente evitato per paura delle conseguenze del proprio agire.
TRE. La persona AFFRONTA CONCRETAMENTE LA SITUAZIONE TEMUTA invece di evitarla. Guarda in faccia invece che girarsi di spalle. Si confronta invece che tirarsi indietro. SOSTIENE LA PAURA invece di allontanarsi dalla situazione paurosa. Questa evidentemente è la parte più difficile del processo, è il cambiamento effettivo, reale e sostanziale, quando la persona smette di evitare o di ripetere sempre gli stessi sterili sentieri d’azione e riesce a fare veramente qualcosa di nuovo che genera condizioni nuove e desiderate dalla persona.
Per riuscire ad arrivare a questo esito, in psicoterapia il paziente deve raggiungere due condizioni, che cerca di creare e mantenere per l’intero percorso di cura.
1. La capacità di RISCHIARE L’INCERTEZZA, la capacità di rischiare che L’EVENTO TEMUTO POSSA AVVERARSI, la capacità di rischiare sperando che la sua paura immaginata e prevista di fatto non si realizzi. Il rischio può essere ed è bene che sia graduale, deve essere comunque anche progressivo. In direzione del proprio desiderio
2. La capacità di RASSICURARSI, la capacità di accettare quanto accaduto, anche quando L’ESITO TEMUTO SI REALIZZASSE, la capacità di sostenere e andare avanti, senza per questo uscirne distrutti. La capacità, in definitiva, di vivere anche qualcosa di “spiacevole” senza viverlo come “pericoloso” o addirittura “catastrofico”. Seppure si verificasse quanto temuto la persona lo potrà sopportare, superare e lasciarlo alle spalle. Con lo sguardo avanti e l’impegno concreto a realizzare comunque quanto sente importante nella sua vita!!!