Nessuno ha manuali che risolvono tutti i problemi né ricette miracolose e formule magiche; forse è vero che essere genitore è “il mestiere più difficile del mondo” e, probabilmente, è anche vero che è uno dei più entusiasmanti. Come in ogni esperienza umana, anche come genitori dobbiamo saper essere assolutamente seri e assolutamente capaci di ironia, leggerezza e semplicità, consapevoli che ogni storia individuale è unica, ogni rapporto genitori-figli è unico, ogni sistema familiare è unico.
Un figlio ha bisogno di genitori che gli forniscano CURA E PROTEZIONE, che:
- soddisfino i suoi bisogni
- lo aiutino a diventare progressivamente più sicuro e autonomo
- a sentirsi amato e stimato
- a sviluppare un adeguato rapporto con la realtà (tra possibilità e limiti)
- a diventare capace di vivere e gioire, di stare da solo e di stare con gli altri
- regolare in modo sano l’espressione delle sue emozioni e dei suoi pensieri
- a diventare capace di controllare i suoi impulsi e i suoi comportamenti
Un figlio ha bisogno di genitori che gli offrano SOSTEGNO E GUIDA:
- per diventare capace di agire al fine di realizzare i propri desideri e soddisfare i propri bisogni sempre in rapporto adeguato con la realtà, nel rispetto dell’ambiente, di sé e degli altri
- per tollerare ed integrare delusioni e frustrazioni, perdite e rinunce, limiti e impotenza
- per scoprire se stesso, inventare se stesso, costruirsi un’identità solida, stabile, sufficientemente sicura
- per creare una propria felicità fatta di momenti ed esperienze in solitudine e di momenti ed esperienze in relazione con gli altri.
Ecco allora alcune regole o, meglio, alcuni spunti per la riflessione e l’azione consapevole e responsabile (sia che tuo figlio abbia tre anni sia che ne abbia diciassette e in qualsiasi altra età):
- Invece di cercare indicazioni comportamentali (“regole per …” e “come si fa a …”), cerca di essere CONSAPEVOLE di chi sei e come funzioni, come persona prima che come genitore
- Tanto più piccolo è il bambino, tanto più i genitori hanno il POTERE DI “CREARE LA MENTE DEL FIGLIO”: il suo sentimento di sicurezza, amabilità e autostima; le sue idee e rappresentazioni del mondo (chi sono io, chi sono gli altri, come funziona il mondo, come funzionano le relazioni); la sua capacità di esprimere in modo adeguato i suoi pensieri e le sue emozioni; la sua capacità di adottare comportamenti adeguati alle situazioni che vive per realizzare i suoi scopi e valori
- Per avere uno “sguardo attento” a 360° e “sintonizzato emotivamente” su tuo figlio (attento ai suoi comportamenti, ai suoi stati d’animo, ai suoi bisogni, al suo crescere giorno per giorno) e per rispondere adeguatamente ai suoi movimenti evolutivi, devi GUARDARE PRIMA DI TUTTO TE STESSO, la tua storia di figlio, di bambino, di ragazzo, il tuo “bambino interiore” con le sue gioie e i suoi dolori, la sua forza e la sua vulnerabilità, i suoi limiti e le sue risorse
- Spesso ci tradiamo con la ricerca del colpevole (“è stata colpa dei miei genitori se …”, “mi sento in colpa come genitore quando …”); è molto più utile, invece, ASSUMERTI LA RESPONSABILITÀ, OGGI, COME ADULTO, DI QUELLO CHE FAI COL TUO PASSATO di figlio e di come lo utilizzi per essere un genitore capace
Procedi con questa auto-esplorazione concreta e specifica per imparare ad essere un genitore consapevole e responsabile:
Scrivi tutto quello che ti viene in mente o che puoi sapere da altri per descrivere come sono stati, come genitori, i tuoi nonni …
Scrivi tutto quello che ti viene in mente per descrivere come sono stati, come figli, i tuoi genitori …
Scrivi tutto quello che ti viene in mente per descrivere che significava per i tuoi genitori essere «sano», «libero» «sereno, felice, educato, rispettoso, capace, efficiente, responsabile» …
Scrivi tutto quello che ti viene in mente per descrivere cosa significa per te oggi, come genitore, crescere un figlio sano, libero, sereno, felice, educato, rispettoso, capace, efficiente, responsabile e ogni altra qualità che sia per te importante …
Scrivi cosa scegli di conservare dei valori e dell’insegnamento dei tuoi genitori …
E cosa scegli di scartare perché non lo condividi …
Scrivi tutto quello che ti hanno trasmesso altre persone che sono stati e sono tuttora modelli di “buon genitore” …
Comincia ad applicare concretamente quello di cui sei consapevole ora …
Verifica l’effetto concreto nel rapporto con tuo figlio e procedi in base alla consapevolezza che acquisisci man mano che procedi tra “tentativi ed errori”…
Mettiti continuamente in discussione… Ogni errore ti avvicina ad essere proprio quel genitore che vuoi essere…