La sfida del cambiamento

Se è vero che “se continui a fare e pensare sempre allo stesso modo continuerai ad ottenere sempre le stesse conseguenze“, allora possiamo dire che la terapia aiuta la persona a favorire un certo cambiamento nel modo di pensare e di fare per ottenere risultati differenti. E uno degli strumenti fondamentali di questo cambiamento è METTERE IN DISCUSSIONE SE STESSI! Uno strumento, un atteggiamento, una regola, comunque l’ingrediente base per attivare un vero cambiamento trasformativo.
Il terapeuta, attento anche a ciò che succede nella relazione terapeutica in corso, funziona come uno SPECCHIO che rimanda al paziente il suo modo di essere, pensare, agire, entrare nelle relazioni. Il paziente è invitato a prendere CONSAPEVOLEZZA di ciò che solitamente fa con gli altri e nelle sue scelte quotidiane. Questa consapevolezza significa rendersi conto del modo in cui, attivamente o indirettamente, sempre in buona fede e senza colpa, tende a contribuire agli esiti negativi. La persona inizia a comprendere in che modo i suoi SCHEMI INTERNI (pensieri, immagine di sé, desideri, paure e comportamenti, ecc.) tendono a farla agire in un certo modo che favorisce una specifica reazione dell’altra persona fino al crearsi di un CICLO INTERPERSONALE che esita solitamente nella conferma delle immagini negative che il paziente ha di sé, degli altri, del mondo, della vita. Questa consapevolezza può attivare non il senso di colpa, ma l’assunzione di RESPONSABILITÀ cioè riconoscersi il potere di intervenire nel circolo interpersonale fonte di sofferenza per cambiare qualcosa e attivare un CIRCOLO VIRTUOSO laddove prima ce n’era uno patologico. Ecco un esempio concreto: una persona ha il desiderio di essere amata e stimata, purtroppo nutre anche l’aspettativa che riceverà critiche e giudizi negativi al posto di attenzione amorevole e approvazione. Per questo può provare emozioni di vergogna e paura che la portano a chiudersi per evitare il dolore di sentirsi criticata e umiliata. Evitando i rapporti interpersonali si preclude la possibilità di cambiare le sue idee negative che vengono confermate e consolidate.
In terapia, la persona impara a “rischiare” la possibilità che le sue idee non siano scolpite nella pietra, può prendere il coraggio di fare qualcosa di diverso dall’evitare o dal ripetere i soliti comportamenti, può superare la paura per andare incontro alla speranza di ricevere proprio quello che desidera, essere amata e stimata, ricevere attenzioni benevole e apprezzamento.
E per arrivare a questa trasformazione emotiva e comportamentale esistono due strade fondamentali, presenti sostanzialmente in ogni percorso terapeutico:
1. Sfidare, per trasformarle, le solite modalità di percezione, interpretazione ed elaborazione della realtà.
2. Sfidare, per abbandonarli, i propri comportamenti evitanti, rischiando di fronte alla propria paura, provando proprio a fare ciò che teme di fare…
La relazione terapeutica, accogliente, protettiva, non giudicante può fornire quelle sensazioni di rassicurazione e forza che possono rendere la persona pronta per queste sfide, per queste speranze, per queste nuove possibilità…

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