Ciascuno di noi vive una vita che è disegnata in un modo unico e irripetibile tra le polarità estreme del paradiso e dell’inferno. C’è chi, a nemmeno un anno di età, vive quotidianamente on line nel paradiso dei cuscini e chi, invece, a poco più di un anno, già deve andare a rovistare nei cassonetti. Sospendendo in questa sede ogni considerazione di etica sociale e morale personale, di impronta culturale o politica, di giustizia sociale e merito personale, queste polarità tra sguazzare nel lusso, anche se in modo inconsapevole e avere necessità di sopravvivere e sperare in un altro giorno, ci offrono la possibilità di apprezzare fino in fondo l’estrema creatività che ci è concessa. Comunque. Tra chi ha molteplici possibilità e anche i limiti e chi ha tanti limiti e qualche possibilità… di nutrire l’illusione di una vita che valga la pena e la gioia di essere vissuta.
Per questo ti invito ad osservare come quotidianamente disegni la tua vita attraverso le scelte che fai, quelle consapevoli e quelle meno: le azioni che metti in atto, i pensieri che ti fai, le emozioni che vivi, che trovi, che cerchi. Le relazioni che costruisci. Gli incontri che organizzi. Le cose che dici e quelle che non dici. Le urla e il silenzio che ti appartengono. La direzione che ti guida e i valori che riempiono la tua vita. I bisogni che hai, i desideri che tenti di realizzare e i sogni che insegui.
E fa attenzione ai giudizi. Fa attenzione a come giudichi gli altri per come disegnano la loro vita. Anche tu sei “sotto giudizio” perché sei diverso da qualcun altro.
Alla fine della fiera ciascuno di noi è capitato in un posto e in un tempo con certe condizioni e sta cercando di fare il meglio per…
Per trovare un senso, una direzione, un significato, uno scopo…
O forse solo per “cavarsela” tra il mistero della vita e il mistero della morte…