L’amore bello e la ferita interiore

Quando ti ritrovi a litigare col tuo partner poni l’attenzione su tre punti.

Di cosa stai “accusando” il partner e di cosa ti sta accusando. L’accusa, la critica, il giudizio contengono sempre un bisogno insoddisfatto. Fateli emergere. Esprimete chiaramente e rispettosamente cosa provate e cosa volete in questo momento. Se il conflitto resta a questo livello, ha ragione il saggio quando dice che l’amore non è bello se non è litigarello. E spesso facciamo la guerra per goderci la pace…

Di cosa ti stai “lamentando” e di cosa si sta lamentando il partner. La lamentela contiene sempre un bisogno insoddisfatto. La lamentela va trasformata nell’espressione chiara del bisogno, in una richiesta specifica, in un obiettivo su cui la coppia può convergere e cooperare. Cercate di trovare un accordo in modo da arrivare ad essere entrambi “sufficientemente soddisfatti” dell’intesa raggiunta. Se il conflitto viene affrontato e risolto in questo modo, la coppia sta funzionando ad un livello “adulto”: entrambi riuscite a riconoscere il vostro bisogno e anche a legittimare quello del partner, entrambi vi sentite compresi dall’altro, entrambi sapete accettare una quota di frustrazione e delusione ed entrambi riuscite a godere di quello che siete riusciti a raggiungere come compromesso.

Cosa ti provoca “rabbia e dolore” e cosa genera rabbia e dolore nel partner. Continuate a litigare senza riuscire a trovare uno sbocco. Vi sentite entrambi incompresi e non amati, mentre il partner sembra il mostro venuto da chissà dove per farvi del male. La comunicazione diventa sempre più aggressiva e la distanza tra voi aumenta. Sembra non esserci via d’uscita, se non l’odio è la rottura. Il silenzio glaciale prende il posto del calore del contatto, l’astio sostituisce la condivisione intima. Se il conflitto ristagna a questo livello, probabilmente siete incagliati nelle rispettive “ferite interiori” e vedete il vostro partner solamente per “quello che non è rispetto a ciò che dovrebbe essere per soddisfare tutti i vostri bisogni e desideri“. La soluzione è quella di “fare un passo indietro” e tirarsi fuori dal conflitto, dall’accusa, dal giudizio, dalla critica e dalla svalutazione del partner. Cercando di contattare dentro di sé la propria ferita per rendersi conto che la stiamo “proiettando” nella relazione col partner, pretendendo di annullarlo come persona coi suoi pregi e difetti e illudendoci che possa essere “un’altra persona” “perfetta” venuta al mondo per prendersi cura di noi…

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