Esercizio per la felicità

Dopo un po’ di tempo che pratichi la buona abitudine di scrivere il diario delle emozioni quotidiane … è ora di scrivere il diario della felicità.

Ogni mattina, il prima possibile (il mattino ha l’oro in bocca è quanto di più saggio la nonna potesse insegnarci), scrivi almeno tre cose (e anche di più) che renderanno la tua vita felice oggi. Cosa ti darà gioia, cosa ti renderà orgoglioso. Cosa sosterrà la tua autostima. Cosa farà esplodere il tuo entusiasmo. Cosa renderà meravigliosa la tua giornata. Cosa ti farà salire al settimo cielo e cosa accenderà la tua energia. Cosa farà vibrare il tuo corpo, quale emozione luminosa riempirà il tuo cuore. E via così senza freni, nella completa ricerca della gioia e della felicità…
Dopo aver scritto… Col cuore e con le viscere… Chiediti: cosa mi viene in mente di fronte a questo elenco? Che sono uno scemo? E tu più scemo di me che lo hai compilato? Che altro emerge di fronte a te? C’è qualcosa che puoi fare per vivere realmente quelle emozioni? Cosa devi fare ora per realizzare la tua felicità quotidiana? Cosa ti stai dicendo (dialogo interiore autosvalutante e autoinibitorio) per impedirti di realizzare tutto ciò?

È impossibile. Può darsi. Allora distingui bene, ma molto bene, cosa è effettivamente impossibile (tipo far tornare un caro estinto o ritornare a vent’anni se nei hai 50… per quanto…) e cosa è invece possibile. E concentrati su quest’ultimo.

E difficile!!! Certo!!! Immagino che alcune cose siano più facili e immediate da realizzare se ti attivi nel giusto modo, altre invece probabilmente richiedono uno sforzo maggiore, un rischio maggiore, diversi attributi, disponibilità a pagare un certo prezzo. Una sapiente organizzazione del tuo tempo e delle tue risorse.
Fare sogni è gratis. Realizzarli un po’ meno. E quindi? Forse si tratta di usare bene il tempo, magari puoi pianificare al meglio i tuoi obiettivi e distribuirli nell’arco di 6 mesi, un anno, tre, cinque, dieci anni. C’è da lavorare. E si può fare…
Forse si tratta di usare bene le risorse, cosa devi fare tu per utilizzare al meglio ciò che hai, per reperire ciò che ancora non hai e cosa puoi chiedere che facciano gli altri.
Forse si tratta di dover rinunciare ad alcune cose almeno per ora. Forse…
Forse rispetto ad altre invece effettivamente c’è poco da fare. Alcuni limiti invalicabili esistono e non possiamo fare altro che rispettarli. Onorarli. Anche ringraziarli per come ci insegnano a stare al mondo, a stare in contatto con la realtà. La morte, la fine. Esistono. Ricordati che devi morire…

Dunque? Che ne è del tuo elenco iniziale? Che ti va di farci? Cosa vuoi fare? Cosa devi cominciare a fare prima di subito?

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