Quando proprio non ti va…

Quando proprio non ti va di alzarti e iniziare la giornata di stress…

Quando proprio non ti va di andare in palestra o a correre o a camminare per mantenerti in forma…

Quando non ti va il minestrone…

Quando non ti va seguire quella direttiva del capo…

Quando non ti va giù quello che ha fatto il tuo amico…

Quando non riesci a digerire quell’ingiustizia …

Quando non ti va di fare pace col partner …

Quando non ti va di festeggiare il Natale…

Quando non ti va di festeggiare il Natale con Tizio e Caio…

Quando non ti va di fare una cosa ma devi…

Quando proprio non ti va e ti racconti la storia “io sono pigro”… “depresso”.. “apatico”… “così di carattere”…

Quando non ti va di fare una cosa, ma un’altra parte di te lo desidera…

Quando non ti va proprio, ma hai paura delle conseguenze se non lo facessi …

Quando non ti va proprio, ma sai che è giusto farlo…

Quando proprio non ti va…

Hai almeno due possibilità:

  1. Agire senza troppe altre riflessioni. Fai quello che ti va di fare senza troppi pensieri, assumendoti fino in fondo la responsabilità delle conseguenze delle tue azioni (tecnicamente si dice “tirare fuori gli addobbi”).
  2. Riflettere ancora prima di agire. Consideri il “piacere” (emozioni positive, gioia, gratitudine, orgoglio, soddisfazione, condivisione, autostima, sicurezza, fiducia in te stesso, senso di controllo, amore per gli altri, guadagni materiali ed emotivi, ritorni positivi di qualche tipo) e il “dolore” che ricavi (emozioni negative, rabbia, tristezza, noia, preoccupazione, fatica, rinuncia) dal fare o non fare certe scelte e gli effetti a “breve” e “lungo” termine; spesso ciò che ci procura stati d’animo negativi a breve termine ha risvolti positivi a lungo termine e, al contrario, ciò che è piacevole nell’immediato a lungo andare può essere fonte di problemi. Ad esempio, acquisire delle buone abitudini, sportive ed alimentari, per mantenere in salute e in forma il corpo, richiede una fatica che darà risultati a lungo andare, anche se lo sforzo e l’impegno sono richiesti subito.

Tanto più riusciamo a valorizzare i risultati positivi delle fatiche, delle rinunce e delle scelte “controvoglia” e tanto meno le vivremo come pesanti e dolorose.

A cosa sei disposto a rinunciare per seguire la voce del “cuore” e della “pancia” rispetto a quello che ti suggerirebbe la “testa”? Quale è il prezzo che “scegli” di pagare?

Last but not least, tutto questo considerando solo il piano razionale. Se scomodiamo anche l’inconscio e il senso profondo delle scelte che facciamo e di quelle che non facciamo… Beh allora Buona Liberazione e alla prossima…

2 pensieri riguardo “Quando proprio non ti va…”

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