Quando ti impegni a raggiungere i tuoi obiettivi nelle diverse aree della tua vita (salute e forma fisica, amore e relazioni, lavoro e denaro, benessere emotivo e spirituale, passioni e divertimento), gli obiettivi devono essere: governabili, operativi, attivanti, in linea coi tuoi valori, con la tua storia, con chi sei, con chi vuoi diventare.
GOVERNABILI ovvero hai tu il potere, il controllo e la responsabilità. Stabilisci le aree di vita su cui vuoi ottenere cambiamenti, verifica quanto devi fare tu e soprattutto su cosa devi focalizzarti e cosa devi lasciar perdere perché dipende da fattori esterni a te. Se l’obiettivo è “trovare una fidanzata” o ancor più specifico ” mettermi insieme a Giovanna entro la prossima Pasqua” tu puoi e devi impegnarti sull’essere carino, affettuoso, seduttivo e intraprendente attraverso azioni quali invitarla per un caffè, farle sorprese accattivanti come un regalo inaspettato, farla ridere ed emozionare coi tuoi discorsi, ecc…. il resto spetta a lei.
Chi troppo vuole nulla stringe: se ti dedichi a tutto non ti dedichi a niente. Energia, attenzione e tempo sono risorse limitate. Rimanda alcuni obiettivi a data da destinarsi. Puoi scegliere anche mille obiettivi, ma solo 5 su cui impegnarti concretamente adesso, per massimizzare la probabilità di realizzarli. Gli altri 995 sono tuoi nemici quando ti dedichi ai tuoi 5 prioritari.
OPERATIVI ovvero formulati secondo principi ben definiti che potenziano la tua efficacia nel raggiungerli. Un obiettivo è operativo quando è:
- specifico e misurabile – che si tratti di chili da dimagrire, soldi da guadagnare, amici da conoscere, viaggi da fare, libri da leggere, ecc., avere un parametro di riferimento ben preciso ti attiva, ti stimola, ti permette di mantenere il focus e la concentrazione e di avere un riscontro concreto e preciso sul risultato che hai ottenuto; ad esempio, “voglio andare in vacanza” è generico, “a luglio voglio andare una settimana in Trentino e a settembre una settimana in Sicilia” sono più definiti. Misurare gli obiettivi ti permette di aggiustare il tiro, di scoprire cosa sta funzionando e cosa no, di mantenere la rotta mentre capisci sempre meglio cosa fare e cosa non fare. La misura va fatta periodicamente: né troppo di frequente, altrimenti diventa un’ossessione e, soprattutto, poco indicativa, come quando ti pesi tutte le mattine; né troppo a lungo, altrimenti avrai sprecato tante energie su cose che avresti potuto correggere in corsa
- espresso in positivo – “voglio pesare 80 kg” invece di “non voglio pesare 90 kg”, in modo da farti visualizzare nello specifico il traguardo piuttosto che la partenza
- con una scadenza – “il 30 giugno”, in modo da metterti la giusta pressione e motivazione
- suddiviso in sotto-obiettivi – in modo da darti la possibilità di piccoli successi, di verifiche periodiche di quanto stai facendo, che ti stimolano e mantengono alta la motivazione e la fiducia in te stesso, ad esempio: se l’obiettivo è pesare 80 kg, sotto-obiettivi intermedi potrebbero essere 87, 83, …
- scritto in modo specifico e articolato – ti aiuta a chiarirlo e rimane più impresso nella tua mente; inoltre, puoi averlo sempre davanti a ricordarti l’impegno che hai preso con te stesso, ad esempio, “entro Natale voglio scrivere 100 post…”.
ATTIVANTI ovvero devi creare un metodo organizzato che favorisca la tua autodisciplina, necessaria rispetto ad obiettivi realisticamente raggiungibili (se sono dieci anni che non fai attività fisica, è un delirio pretendere da te stesso di fare la maratona tra un anno), ma anche motivanti e sfidanti (chissà forse la mezza maratona tra due anni) e rispetto ai quali puoi attivare azioni specifiche, definite, collocate nel tempo (comincia a camminare mezz’ora un giorno sì e uno no, poi inizia a correre, quindi comincia a farlo tutti i giorni fino a trasformarlo in un’ora… e poi due ore).
Devi creare un ciclo virtuoso dell’azione: agisci, raccogli l’informazione che ti fornisce la tua azione e modula su di essa l’azione successiva; cosa hai fatto, cosa hai ottenuto, cosa hai capito, cosa ha funzionato e cosa no, cosa devi fare ora… e via così…
Un piccolo accorgimento per la disciplina di azioni efficaci è “creare le coppie” ovvero associare un’azione ad un’altra e farle sempre insieme (prima di farti la doccia ogni mattina fai 5 minuti di ginnastica), magari una è già un’azione abituale che trascina con sé l’altra (nella pausa pranzo accanto ai 5 minuti di cazzeggio su Facebook, metti 10 minuti di lettura di un libro; la sera quando ti lavi i denti, dedicati 5 minuti di respirazione lenta e profonda). Trova tre o cinque azioni quotidiane che fai abitualmente e che ormai sono automatiche e non hanno bisogno di particolare sforzo da parte tua e agganciaci nuove azioni utili per i tuoi obiettivi.
Inoltre creati il terreno favorevole alle tue azioni, togliendo le distrazioni e mettendo stimoli efficaci a portata di mano: allontanati dallo smartphone e dal frigo e avvicinati agli oggetti che ti servono per agire efficacemente, ad esempio, una bottiglia d’acqua per bere regolarmente.
IN LINEA CON CHI SEI: con i tuoi valori, con la tua storia, e anche con le tue relazioni attuali, in modo da avere persone che ti circondano e ti danno il giusto sostegno e incoraggiamento e sanno anche pungolarti quando mostri segni di cedimento e demotivazione. La felicità non è data dalla perfezione, ma dalla realizzazione cioè dal rendere reale il sogno, il desiderio, ottenere ciò che hai sempre voluto e goderti appieno quello che hai realizzato.Cosa stai aspettando per essere felice?
Fai in modo di avere un’idea di vita ambiziosa senza intrappolarti in aspettative impossibili. Per ogni area della tua vita chiedi a te stesso ciò che desideri, cerca di superare il tuo limite e impegnati ogni giorno, ad ogni azione, in ogni occasione, per realizzare il tuo sogno e, al tempo stesso, smetti di chiedere a te stesso la missione impossibile di una vita perfetta.Perfezionismo vs eccellenza
Continua ad impegnarti concretamente per diventare la persona che puoi essere. Continua ad impegnarti per crescere oltre ciò che ti dà sicurezza e stabilità. Contemporaneamente impara ad accettare il tuo limite, la tua impotenza, ciò che ti delude perché non è proprio come vorresti… e ad onorarlo come parte integrante di te e della tua vita.Quando la realtà ti delude
Continua ad inseguire la soddisfazione dei tuoi desideri, scopi e valori più profondi che definiscono la persona che vuoi essere. Laddove una strada è bloccata cercane un’altra verso la vita che vuoi, quindi impara ad essere grato per la vita che vivi e per la persona che sei.
Great reading youur blog
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