Quando la realtà è diversa da come vorresti che fosse, sei nella delusione e nella tristezza. Ad esempio, un amico non si fa sentire da tempo, il partner non è affettuoso come una volta, al lavoro non c’è quell’atmosfera che ti piacerebbe respirare, quel progetto personale stenta a partire, da qualche tempo sei scarico mentalmente e stanco fisicamente, “ha perso anche la mia squadra del cuore”.
Quando la realtà è diversa da come dovrebbe essere secondo te e da come ritieni giusto che sia, sei nella delusione arrabbiata. I tuoi collaboratori battono la fiacca e rappresentano un peso più che una risorsa, il capo non ti ha dato quell’incentivo che ti spetta, sono tre volte che il partner ti fa promesse da marinaio, l’automobile appena aggiustata è andata di nuovo in panne, il tuo amico sono tre volte che ti dà buca senza avvisarti, “abbiamo preso tre pali e forse c’era anche un rigore”.
In entrambi i tipi di delusione è importante che tu ascolti ed accolga queste sensazioni ed emozioni per dare loro senso e valore. È importante che tu esplori pensieri, credenze, convinzioni, aspettative che hai sulla realtà: come vorresti che fosse e come dovrebbe essere.
Nel primo caso abbiamo un desiderio sulla realtà, nel secondo abbiamo il valore della realtà per te, che origina dalla tua storia personale, dai tuoi valori, da ciò che per te è importante.
In entrambi i casi di realtà deludente è importante che tu faccia emergere il tuo bisogno: di cosa ho bisogno di fronte a questa realtà deludente? Cosa vorrei? Cosa posso fare per ottenerlo? È un’azione personale o devo chiedere qualcosa a qualcuno?
A volte succede che la tua azione sia efficace a mettere a posto le cose, in altre circostanze la richiesta che fai all’altro è sufficiente per attivarlo a risolvere la questione. Altre volte questi scenari positivi non si realizzano, in altre ancora non hai proprio “potere d’azione” e allora devi confrontarti con la frustrazione del bisogno e chiederti: devo cambiare strategia? Devo agire in modo diverso? Non sono stato sufficientemente chiaro nella mia richiesta di aiuto? All’altro non interessa aiutarmi a risolvere il problema? Il mio interlocutore ha desideri, bisogni, interessi, valori divergenti dai miei e dobbiamo cercare un compromesso? Ciò che accade è fuori dalla mia sfera di controllo e influenza?
Ancora una volta è fondamentale metterti in ascolto di te stesso (sensazioni, emozioni, pensieri, bisogni, aspettative) e dell’altro (emozioni, bisogni e convinzioni) per arrivare a trovare una soluzione al disagio. Quando e come possibile. Probabilmente una soluzione non perfetta ma “sufficientemente soddisfacente” in cui dovrai comunque accogliere alcuni gradi di impotenza, frustrazione e delusione.
Così recita una parte della preghiera della serenità del teologo americano Reinhold Niebuhr, usata come ispirazione e guida nei gruppi degli Alcolisti Anonimi: “… concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio per cambiare quelle che posso e la saggezza per riconoscerne la differenza”.
9 pensieri riguardo “Quando la realtà ti delude ”