Il prezzo da pagare

Spesso usiamo l’espressione il coraggio di scegliere. Cosa significa? La vita di ciascuno di noi è sostanzialmente composta da una serie pressoché continua di scelte, piccole e grandi. Da “che mangio stamattina per colazione?” A “che facoltà universitaria scelgo?”. Da “come vado oggi al lavoro?” a “che lavoro scelgo di fare?”. E così via, esistono sempre piccoli e grandi bivi che orientano il nostro cammino in una direzione o in un’altra. Lo dico o non lo dico al mio amico? Mi arrabbio o non mi arrabbio? Esprimo ciò che sento o me lo tengo? Che vestito indosso stamattina? Faccio la doccia o il bagno?

Non possiamo non scegliere. È impossibile non scegliere.

Se la scelta è così onnipresente nella vita quotidiana di ciascuno di noi che senso può avere allora l’espressione “il coraggio di scegliere”? Di fatto l’unica scelta che sembriamo non avere è quella di non scegliere, anche quando non scelgo sto di fatto scegliendo di non scegliere. Allora che vuol dire il coraggio di scegliere?

Siamo tutti coraggiosi, così come tutti scegliamo. Il senso di questa espressione si riferisce allora, più precisamente, al coraggio di prendersi la responsabilità delle scelte che facciamo e questo è un tipo di coraggio non molto diffuso. Soprattutto il coraggio di scegliere è il coraggio di pagare il prezzo della scelta.

Ogni scelta è governata a valle dai bisogni e dai desideri, a monte dai valori e dai sogni che esprimono la propria missione esistenziale.

Il comportamento è il derivato complesso di valori e bisogni e del prezzo che decidiamo di pagare. Ogni strada contiene frutti succosi, mi dirigo verso qualcuno di questi frutti, mi allontano da altri. Se scelgo di cambiare scelgo di affrontare rischi, paure, resistenze, ignoto, ecc.. Se scelgo di restare nella situazione attuale scelgo di pagare il prezzo di rimanere nell’insoddisfazione, nell’immobilismo, comunque scelgo di continuare a pagare il prezzo pagato finora.

È più difficile cambiare o è più difficile continuare a vivere come stai vivendo anche se insoddisfatto? Vuoi continuare ad accontentarti o vuoi rischiare di ottenere ciò che vuoi? Vuoi chiedere e rischiare il rifiuto o vuoi continuare a non chiedere e aspettare che arrivi ciò che vuoi senza un tuo impegno diretto? In ognuno di questi crocevia esistenziali e relazionali è contenuto un prezzo da pagare, un sacrificio, una perdita o perlomeno una rinuncia.

Se vuoi inseguire i tuoi sogni e le tue passioni devi avere una grande autodisciplina al sacrificio, all’impegno, alla rinuncia a certi piaceri a breve in vista di piaceri ben più cospicui e fondamentali anche se previsti a lungo termine.

Anche la solita sigaretta, l’ennesima sigaretta, a breve termine ti fornisce la soddisfazione della riduzione della tensione (“mi rilassa”), a lungo termine è portatrice di sofferenza e rischio potenzialmente molto oneroso. Allora perché continui a fumare? Non vuoi pagare il prezzo di affrontare in altro modo gli stress quotidiani? Quanta autodisciplina serve per uscire da un’abitudine negativa? Quali altre vie conosci per rispondere allo stress? E quando non si tratta di una sigaretta ma di un’abitudine dannosa nei rapporti con gli altri? Quando ti ritrovi sempre nello stesso scenario doloroso col partner, col capo, con l’amico?  E perché continui a saccheggiare il frigo (o la bottiglia) quando sei nervoso? A che ti serve? Quale prezzo scegli di pagare svuotando la dispensa o accumulando chili? Che altro potresti fare e quali altri prezzi potresti pagare scegliendo un comportamento diverso dal mangiare eccessivo o da qualunque altra abitudine dannosa?

Emerge il bisogno dell’autodisciplina e di una nuova azione. Autodisciplina ovvero impegnarti a seguire delle regole che ti sei dato con costanza e determinazione perché sai che quelle regole ti portano dove vuoi arrivare.

Inizia allora ad agire con determinazione, attiva un cambiamento. Verifica quanto è difficile o “quanto non ci riesci”. Quindi rifletti su questa difficoltà a cambiare. È qui che possono prosperare i semi fertili della trasformazione. Scelta, prezzo da pagare e autodisciplina sono tre ingredienti fondamentali di quello che fai, di quello che realizzi, di ciò che sei e di quanto sei felice.

Inseguire il proprio sogno ha sempre un prezzo da pagare. Fare sogni è gratis, realizzarli no.

Ogni progetto di trasformazione comporta un prezzo da pagare. Allora la domanda importante è: come puoi trovare il giusto rapporto qualità/prezzo? Come puoi creare il tuo giusto e soddisfacente equilibrio tra ciò che ottieni e ciò che paghi?

Ogni soddisfazione richiede impegno e sacrificio. Non è (quasi) mai facile. Lo può diventare e allora avrai ampliato le aree e i comportamenti in cui ti senti a tuo agio e di cui ti senti padrone. Solo le cose impegnative e insicure all’inizio ti fanno veramente crescere e fare un balzo in avanti nella tua qualità della vita. Non significa che nella vita non esistano regali, colpi di fortuna, situazioni più agevoli di altre, significa solo che queste condizioni fortunate sono la parte meno rilevante e meno cospicua di come tu porti avanti il tuo progetto di qualità della vita, il tuo personale progetto di Tras-Form-Azione, di diventare la forma che vuoi, la persona che vuoi attraverso le azioni che fai.

 

5 pensieri riguardo “Il prezzo da pagare”

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