La psicoterapia richiede uno specifico impegno e precise responsabilità sia al terapeuta sia paziente. La persona è “soggetto” del trattamento, un collaboratore attivo nel porre le fondamenta del proprio benessere e nel costruire il suo futuro.
Una psicoterapia efficace, ben riuscita è quella che risponde alle richieste del cliente: quelle iniziali, spesso legate alla sofferenza procurata dai sintomi e quelle emergenti nel corso del lavoro, maggiormente legate alla ricerca e allo sviluppo di nuovi modi di stare al mondo e nelle relazioni.
Psicoterapeuta e paziente collaborano prima di tutto sulla motivazione a fare un lavoro insieme e sulla compatibilità reciproca. Entrambi devono sentirsi a loro agio nel fare un percorso insieme, per un certo periodo di tempo e secondo certe modalità. Entrambi devono essere motivati e convinti oltre che consapevoli della direzione che hanno scelto di intraprendere per l’obiettivo di benessere del paziente. Nel caso in cui dopo uno o pochi incontri queste dimensioni di fiducia, motivazione e compatibilità non fossero presenti o perlomeno in via di sviluppo è bene valutare soluzioni differenti: è dovere del terapeuta consigliare e inviare il paziente verso nuove possibilità di cura e trattamento maggiormente adatte per le problematiche portate e per le caratteristiche generali dell’individuo. In questo modo il paziente viene indirizzato verso altre strategie per lui più efficaci e utili mentre il terapeuta non continua un lavoro che probabilmente condurrebbe solamente a situazioni dannose o almeno poco efficaci e scarsamente utili per il benessere del paziente.
Una volta riscontrata, verificata e condivisa la possibilità e l’opportunità di iniziare e proseguire nel percorso psicoterapeutico, si comincia a lavorare sull’esperienza soggettiva del paziente, affinché questi acquisisca dimestichezza con i suoi contenuti mentali e capacità di governarli nella direzione di scelte consapevoli ed efficaci rispetto ai valori della propria vita.
L’esperienza soggettiva comprende gli ingredienti dell’esperienza quotidiana di ciascuno di noi :
- Stati d’animo, sentimenti, emozioni
- Pensieri, credenze, convinzioni
- Comportamenti, azioni, condotte
- Sensazioni corporee
- Bisogni, desideri
- Valori, scopi
- Spiritualità
- Relazioni interpersonali
- Conflitti, interni e interpersonali
- Sentimento d’identità.
L’esperienza soggettiva è anche la percezione del mondo “dalla posizione unica del soggetto”, la sua mappa del mondo che lo orienta nel territorio della realtà psichica e interpersonale.
La consapevolezza del proprio mondo soggettivo è uno dei mezzi principali attraverso il quale le persone possono raggiungere cambiamenti nel modo di pensare e nei comportamenti, per una vita più soddisfacente, scelta e praticata più liberamente e con responsabilità, oltre gli impedimenti opprimenti che originano dal passato, oltre le vecchie bloccanti abitudini nel modo di porsi con se stessi e nelle relazioni con gli altri.
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